Le storie di Nico. Come si guidavano le Turbo anni 80

Ti davano un gran calcio nel sedere. La prima fu la Honda CX 500 con troppo ritardo alla risposta, l’ultima la potentissima Kawasaki GPZ 750 che finalmente era ok. Quattro giapponesi, soltanto sei anni e poi lo stop
7 aprile 2021

Fenomeno breve, quello delle moto sovralimentate degli anni Ottanta. Il loro successo fu limitato dai tanti difetti: costavano tanto, erano impegnative nella erogazione della potenza, pesavano, scaldavano, consumavano… Da una media cilindrata si promettevano le prestazioni di una grossa, ma alla fine la grossa andava meglio! 

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Turbo, il termine entusiasmava. Bellissima era la Honda CX, prima 500 e poi 650; più a punto la Yamaha XJ 650 Seca, ma ci deluse per le prestazioni. La più pacifica fu la XN 85 Suzuki, che pure aveva una ciclistica sportiva e avanzata, la più amata la Kawasaki GPZ 750 che aveva la potenza perfetta e si guidava bene. Ma ormai era tardi e noi motociclisti guardavamo ad altro.

Le note personali di Nico, le presentazioni stampa sulle piste più veloci del mondo per nascondere i problemi di risposta nelle curve lente (si chiama marketing, bellezza!), l’entusiasmo e le delusioni. L’ultima esperienza con una Turbo differente a Rio de Janeiro.

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