Le storie di Nico. Perché Hailwood, a 40 anni dalla morte, resta un grande mito

Il 23 marzo del 1981, “Mike the bike” moriva in ospedale 40 ore dopo l’incidente stradale. Nove titoli in moto, poi la F2, 50 GP in Formula 1 e il ritorno vincente al TT con la Ducati nel ’78. Era speciale e trasmetteva passione
22 marzo 2021

Difficile dire chi sia il più grande di tutti i tempi nel motociclismo: Ago è indiscutibilmente il numero uno per titoli e vittorie in GP, però Mike Hailwood ha un posto speciale nel cuore di tanti appassionati. Ha chiuso a soli 27 anni la sua carriera nel mondiale, appiedato dallo stop della Honda, è tornato al TT dieci anni dopo, nel 1978 con la Ducati, trionfando ancora all’isola di Man.

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Mike the bike, così lo chiamarono in Inghilterra. Perché nessuno come lui ha saputo trasmettere la passione per la moto, per la guida e la velocità sulle due ruote: passando con noncuranza dalle piccole alle grandi moto e vincendo tantissimo, anche tre gare in un solo GP. Dopo la moto ha corso (e vinto) tanto anche con le auto fino a correre 50 GP in Formula 1.

 

Le fotografie nel video sono tratte dai libri “A Man called Mike” di Christofer Hilton (edizione italiana) e “Giacomo Agostini”, Giorgio Nada Editore.