Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su [email protected]
L’inglese, sette volte campione del mondo in tre cilindrate, aveva uno stile di guida splendido, uno stile di vita esagerato ed era uno scomodo compagno di squadra. Tra Read e Agostini la ruggine emerse quando diventarono compagni alla MV Agusta nel 1973; Phil, tre anni più anziano e già pluricampione in 250 e 125, non aveva mai guidato 500 competitive però, appena arrivato e con un po’ di fortuna, soffiò il titolo più prestigioso ad Ago, che non la prese bene.
Read non aveva la fama del pilota più corretto del mondo, ne aveva fatto le spese a suo tempo anche il suo compagno in Yamaha, Bill Ivy. Alla MV riuscì a guadagnarsi il favore della squadra e del conte, nonché di Rocky Agusta direttore sportivo. E quando arrivò al Castellet nel ’75 da campione del mondo della 500 e vide che il numero 1 era stato assegnato ad Agostini…