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In Germania alcune amministrazioni hanno imposto divieti alla circolazione dei motocicli su determinati percorsi, solitamente in luoghi montani e turistici, o in determinate giornate o fasce orarie.
E' il caso recente della regione dell'Alto Taunus, nell'Assia, che ha applicato chiusure temporanee alle moto omologate e ai motociclisti che rispettano le norme del codice stradale.
Alcune associazioni hanno chiesto se detti divieti si applicano anche ai motocicli elettrici, ancora di più dopo l'iniziativa dell'autorità del traffico nel distretto di Hochtaunus che nell'avviso scriveva “Il termine traffico motociclistico include tutti i veicoli ai sensi di legge StVZO (ovvero la normativa che regolamenta il traffico, ndr) e una motocicletta è un veicolo a due ruote con cilindrata superiore a 50 cc e velocità massima superiore a 45 km/h.”
E' possibile che questa frase sia stata un'abbreviazione accidentale del testo che concerne l'immatricolazione dei veicoli, che è leggermente diverso nel determinare le condizioni di appartenenza alla categoria dei motocicli.
L'associazione industriale tedesca del comparto due ruote, la BVDM, ha chiesto lumi direttamente all'autorità competente e la risposta è stata che la StVO non fa distinzione fra una moto a motore endotermico e una con motore elettrico e che l'iscrizione del tipo di veicolo è sulla carta di circolazione.
Una moto è pertanto tale indipendentemente dalla motorizzazione.
Ciò significa che ad esempio nelle strade del Taunus dove vigono i divieti non si salvano nemmeno le moto elettriche. Che fanno molto meno rumore dei limiti più severi esistenti e che sono a emissioni i zero, moto che quindi annullano alla radice le ragioni per cui vengono ideati certi divieti ai motocicli. Ma ciò per i burocrati non conta...
fonte BVDM