Le strisce pedonali fanno cadere i motociclisti a Milano

Le strisce pedonali fanno cadere i motociclisti a Milano
Il Coordinamento Italiano Motociclisti ed il Comitato MotoCivismo, con una lettera aperta l'amministrazione comunale di Milano, riportano l'attenzione sul grave pericolo rappresentato dalle verniciature del manto stradale
12 dicembre 2012

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Il Coordinamento Italiano Motociclisti ed il Comitato MotoCivismo, con una lettera aperta all'amministrazione comunale di Milano, riportano l'attenzione sul grave pericolo rappresentato dalle verniciature del manto stradale. Di seguito il testo integrale della lettera:

«Con la presente, il Coordinamento Italiano Motociclisti ed il Comitato MotoCivismo sono, ancora una volta, a segnalare il grave pericolo rappresentato dalle verniciature del manto stradale per quanto riguarda la sicurezza degli utenti delle due ruote a motore.
Avevamo già segnalato alla precedente giunta, nel corso di colloqui personali coll’allora Assessore Simini, la pericolosità in caso di pioggia della segnaletica orizzontale applicata nei pressi di alcuni istituti scolastici. Ci era stato risposto che i lavori erano stati effettuati a norma di legge.
Di recente ci è stato riferito della pericolosità, soprattutto per i motociclisti, di alcuni passaggi pedonali, soprattutto in zona Bovisa e San Siro, per i medesimi motivi (mancanza di attrito), ma anche in condizioni di strada asciutta. Vogliamo anche fare presente che questo influisce negativamente sugli spazi di arresto delle autovetture, creando una situazione di particolare rischio considerando che sono zone di attraversamento pedonale. Teniamo a segnalarVi che, in un documento pubblicato dal Centro Sperimentale ANAS, intitolato “Segnaletica Orizzontale: Normativa, Materiali, Caratteristiche Tecniche e Metodologie di Controllo”, alle pagine 36 e 37, dopo aver presentato la metodologia sperimentale ed i valori minimi da ottenere nel corso delle prove su strada, si legge:


“Sarebbe auspicabile una valutazione preventiva della scivolosità della superficie viabile prima dell’esecuzione del lavoro e successivamente valutare l’opportunità, in caso si rilevino valori di aderenza vicini ai valori minimi stabiliti per i segnali orizzontali e non vi sia l’opportunità di rifacimento immediato del manto stradale, di stendere un prodotto verniciante la cui miscela sia stata corretta coll’aggiunta di granuli antiskid che consentano di raggiungere valori di SRT [unità di misura del derapaggio, NdA] ammissibili rispetto alle condizioni al contorno. E’ opportuno in tali casi, che di norma hanno carattere puntuale, la percentuale di tolleranza prescritta dal Capitolato ANAS per la resistenza al derapaggio: il valore dello SRT misurato sul segnale stradale non deve essere inferiore allo 80% di quello rilevato sulla pavimentazione limitrofa.”

In sintesi i tecnici del Centro Sperimentale sono ben a conoscenza di quanto le condizioni dell’asfalto possano influenzare la tenuta di strada sulla segnaletica orizzontale e sono anche ben al corrente che non sempre si può intervenire sull’asfaltatura in tempi rapidi. Quindi propongono una soluzione facilmente applicabile e che consente di rispettare le norme vigenti in materia (in questo caso la norma EN 1436/04) con un esborso aggiuntivo tutto sommato modesto, sicuramente di gran lunga inferiore a quello di una nuova asfaltatura. 

Ci viene assicurato (ad esempio in
questo articolo del quotidiano La Repubblica) che i test per garantire la necessaria aderenza sono stati condotti nel rispetto delle norme vigenti, che è stato aggiunto il composto antiskid accennato sopra, ma i fatti dicono che c’è qualcosa che non va. Certo, alcune cadute possono essere imputate a fattori esterni ed estranei alla pavimentazione ed alla segnaletica orizzontale, ma una quantità di incidenti tale da provocare persino l’interesse di un quotidiano a grande tiratura come La Repubblica è il sintomo che il problema esiste».

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