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Buone notizie sul fronte delle vendite europee di moto e scooter. Nei primi sei mesi del 2021 le immatricolazioni totali dei veicoli – compresi i ciclomotori e gli ATV – sono state 913.410.
Significa un +24,2% sullo stesso periodo del 2020, penalizzato dalla pandemia Covid-19, ma anche +6,5% nei confronti del primo semestre del 2019, anno normale e in attivo su quello precedente.
Considerato che gli effetti negativi della pandemia, sull'economia e non solo, sono ancora presenti quest'anno si tratta di un risultato decisamente buono.
Le statistiche pubblicate da MotorCycles Data mostrano inoltre come la crescita delle vendite sia diffusa a tutti i paesi – compresi i cinque principali che valgono da soli l'80% delle immatricolazioni -, a eccezione di Svezia (-25%), Finlandia (-19%) e Bulgaria (-5%).
A fine maggio il differenziale con i primi cinque mesi del 2019 si era fermato a +1,7%, giugno si è quindi confermato un mese di grande fermento commerciale.
Ricordiamo che in Italia nei primi sei mesi le immatricolazioni sono aumentate del 53% (sul 2020) e del 19% rispetto allo stesso periodo del 2019.
Ritorniamo a parlare di mercato europeo in ambito marche. A fine giugno guida la classifica Honda con 132.905 vendite e un +38,9%, segue Yamaha (93.293 e +17,2%) e a ruota l'italiana Piaggio con 90.675 scooter venduti e una crescita del 22,9%.
Da segnalare infine le ottime prestazioni di crescita percentuale ottenute da Zontes (+730% grazie all'allargamento dei mercati e della gamma), Benelli (+88%), degli elettrici NIU (+97%) e di V-Moto (+107%).
Fra le Case con il segno meno risalta Harley-Davidson (-24,2% dopo già il calo del 2020), penalizzata in parte dai dazi sulle moto statunitensi e in un buona misura per l'uscita dai listini dei modelli Sportster 883 e 1200.
fonte MotorCycles Data