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Dall'11 dicembre inizierà la discussione in parlamento degli emendamenti alla Legge di Bilancio 2021. Tra i tanti c'è anche il pacchetto per gli incentivi al settore automotive. Sono già diversi gli emendamenti depositati per chiederne il rinnovo degli aiuti alle "quattro ruote": uno schieramento bipartisan, come si usa dire, che va dal PD alla Lega, passando per Italia Viva e Forza Italia, cui si aggiunge il Movimento 5 Stelle che si smarca dal resto della compagnia perché chiede il sostegno per i soli veicoli elettrici ed ibridi, escludendo quelli con motore termico. Se nel caso delle automobili la pressione delle Case e un trasversale consenso parlamentare fanno ben sperare anche per il 2021, per le "due ruote" è necessaria un po' di prudenza in più.
Proseguiranno certamente gli incentivi per le due ruote green con un contributo del 30%, fino a un massimo di 3.000 euro per l'acquisto di veicoli nuovi (L1e, L2e, L3e, L4e, L5e, L6e, L7e), percentuale che sale al 40%, fino a un massimo di 4.000 euro, in caso di contestuale rottamazione di un veicolo (Euro 0, 1, 2 o 3, oppure oggetto di ritargatura obbligatoria) che si possiede da almeno 12 mesi, o che sia di proprietà, sempre da almeno 12 mesi, di un familiare convivente.
Oltre lo zero emissioni però cala la nebbia, e non è dato sapere se sul tavolo verranno depositati emendamenti per prevedere sostegno anche a chi voglia acquistare moto o scooter nuovi e meno inquinanti, anche se termici: magari potrebbero essere in forma più contenuta nella percentuale incentivata, e probabilmente riservati esclusivamente a chi contestualmente rottama un veicolo inquinante.