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Riparte il campionato superbike, con L’Aprilia RSV4 campione del mondo in carica. Quale migliore occasione della presentazione del Reparto Corse per fare con il Responsabile Marketing di Prodotto Piaggio, Leo Mercanti, il punto della situazione per il gruppo di Pontedera?
Possiamo già registrare un ritorno in termini di numeri del successo di Max Biaggi?
«Credo sia difficile poter misurare il ritorno economico nel breve periodo. Dobbiamo però fare un distinguo. Aprilia con i suoi 51 titoli mondiali non può esimersi da essere presente nel mondo delle corse. E’ nel DNA della casa di Noale la partecipazione a campionati mondiali. Quando si parla di Aprilia viene naturale pensare alle gare, alle corse. Se poi riusciamo anche a mettere in cantiere ancora qualche titolo iridato, come è accaduto nella scorsa stagione quando abbiamo fatto doppietta nel Mondiale SBK vincendo titolo Piloti e titolo Costruttori, e quindi a confermarci come l'Italia che vince nelle competizioni di moto, è ancora meglio»
Quindi?
«Quindi è presto per tirare le somme, soprattutto alla luce dell’andamento del mercato europeo della moto. Ma è anche certo che essere vincenti nelle corse dà credibilità a tutta la nostra produzione moto, non solo Aprilia, e dimostra che quanto a capacità di innovazione non siamo secondi a nessuno. Non a caso Piaggio, con tutti i suoi marchi (Aprilia, Derbi, Gilera, Moto Guzzi ndr) è il gruppo motociclistico occidentale più vincente di tutti i tempi. Certamente Aprilia è cresciuta non soltanto in Europa, ma anche su mercati come quello degli Stati Uniti. E oltreoceano pure il marchio Guzzi ha grandi estimatori. Stiamo portando avanti un made in Italy di grande successo, non dimentichiamo che con Vespa siamo leader del mercato scooter in USA. I nostri nuovi modelli di moto, basta pensare al rinnovamento della Guzzi V7, si presentano con nuove motorizzazioni, stile e ciclistiche nuove, conquistando un loro spazio che ci fa guardare al futuro con ottimismo»
La risposta del mercato americano all’arrivo della nuova Moto Guzzi California 1400?
«Ottimo. I concessionari stanno consegnando in questi giorni negli Usa le prime unità che stanno conquistando un loro spazio. Non possiamo certamente pensare di attaccare nel breve periodo un’icona come Harley, ma per chi vuole una moto alternativa questo è il prodotto giusto, di straordinarie qualità dinamiche e prestazionali, con una buona immagine negli Usa»
Un legame diretto con le corse?
«Certamente. Aver messo in pista una moto come la supersportiva Aprilia RSV4 partendo da un foglio bianco e vincerci quattro titoli mondiali SBK in quattro stagioni non è stato utile solo per l’immagine, ma anche per trasferire nella produzione di serie quello che sperimentiamo nelle gare. Non dimentichiamo che la RSV4 nella versione stradale ha sbaragliato tutti i concorrenti europei e giapponesi nelle prove comparative»
Quindi sportività in primo piano.
«Dai 14 ai 18 anni i giovani sono attratti dalle gare, dai campioni. Quando poi sono più maturi e vogliono comprare una moto si ricordano delle sensazioni provate in giovane età, e oggi il marchio Aprilia presenta modelli all’avanguardia per tecnologia e stile come RSV4 o Tuono V4»
C’è un mercato che sta dando soddisfazione?
«In valore assoluto gli USA, un mercato di nuovo in crescita. E là i nostri prodotti, moto e scooter, sono ben apprezzati. In termini relativi nel 2012 abbiamo conquistato quote di mercato sia nello scooter sia nelle moto di grossa cilindrata, in diversi mercati europei. Ma sono mercati che, nel loro complesso, hanno fatto segnare una nuova contrazione»
Bene quindi il mercato Usa mentre l’Europa e l'Italia soffrono per le due ruote.
«I dati non sono favorevoli. La crisi si fa sentire in tutte i segmenti del nostro mercato, in tutte le cilindrate. Dobbiamo essere bravi a gestire l’attuale situazione per difendere la nostra posizione di leader continentale, incrementare le nostre quote per essere pronti al momento della ripresa del mercato»
Penso positivo, quindi credo che in un lasso di tempo ragionevole vedremo crescere i mezzi a due o tre ruote. Non so se riusciremo a tornare ai tempi d’oro, ma la tendenza al negativo si fermerà
Lei crede, anche se con tempi lunghi, in un recupero?
«Io personalmente penso positivo e quindi credo che entro un lasso di tempo ragionevole potremo vedere crescere la richiesta di mezzi a due o tre ruote. Non so se riusciremo a tornare ai tempi d’oro, ma la tendenza al negativo si fermerà»
Sì, ma con quali prodotti?
«Ci muoviamo a tutto campo: passiamo dalla nuova Vespa, con il suo motore 3 valvole che supera i 50 km/litro, alle nuove Moto Guzzi, alla nuova Aprilia Caponord 1200, ammirata al salone di Milano, e che ora sta per arrivare sul mercato. Passando ai nuovi scooter Piaggio X10, un maxi caratterizzato da una ricchissima dotazione che comprende traction control, ABS, interfaccia per Smartphone e Fly, un prodotto semplice per la mobilità urbana»
Non è restrittivo fermarsi qui?
«Siamo un gruppo che in questo momento continua ad investire, nonostante la crisi, in nuovi prodotti e al momento del risveglio del mercato saremo pronti. Anche con proposte fortemente innovative»
Da tempo non sentiamo più parlare di ibrido, elettrico. Mezzi a basso inquinamento?
«Cominciamo dagli scooter con trazione elettrica. Pochi sanno che noi siamo i maggiori fornitori di flotte a due ruote a batteria. Proprio da poco abbiamo vinto con il nostro Piaggio Liberty in versione elettrica una fornitura con le Poste svizzere. In questo momento non vendiamo ai privati, ma quando le batterie avranno fatto un salto di qualità saremo pronti anche per questo settore. Stiamo lavorando in profondità sulla gestione della ricarica che è lo strumento che può aprire il mercato globale alla trazione elettrica»
Manca solo l’evoluzione delle batterie per sbloccare il mercato?
«No, devono fare la loro parte anche le istituzioni con incentivi all’acquisto, con l’aumento delle colonnine di ricariche pubbliche, con una differenziazione dell'accesso ai centri storici rispetto alla mobilità termica. Quando avverrà tutto questo saremo pronti a rispondere a una domanda più consistente»
L’Ibrido?
«Piaggio è oggi l’unico produttore di uno scooter a trazione ibrida, parlo di Mp3 Hybrid. Un primato che ci ha dato tante soddisfazioni. La tecnologia che abbiamo messo in commercio ci è servita per molte altre innovazioni che abbiamo messo a punto per il resto della produzione. Oltre a servire il mezzo a cui è destinata lo scooter ibrido è per Piaggio una grande occasione di crescita nella tecnologia e di sviluppo»
E che dire del tre ruote che va a ruba in Francia?
«Abbiamo analizzato a fondo la questione Piaggio Mp3 e abbiamo capito che ci sono molte situazioni contingenti che hanno decretato il grandissimo successo dello scooter tre ruote in Francia e in particolare a Parigi. Prima di tutto la stagione. Nella capitale francese fa molto freddo, piove spesso e i francesi non vogliono abbandonare lo scooter anche in caso di pessime condizioni ambientali. C'è il fatto che nella region parisienne la maggior parte degli spostamenti viene effettuata sulle tangenziali periferiche che in fondo sono autostrade cittadine. In questo contesto il nostro tre ruote è il migliore per prestazioni e comodità di trasferimento, e garantisce un livello di comfort impossibile per ogni altro scooter o moto in caso di maltempo»
Piero Campani