Libri per motociclisti: "Oltre la strada"

Libri per motociclisti: "Oltre la strada"
A raccontarci l'esperienza vissuta in questo "viaggio", in strada e oltre, sono gli stessi autori del libro Francesca Bresciane e Tommaso Cazzaniga
14 maggio 2015


Una moto, 23.000 chilometri da percorrere, 150 litri di bagaglio, tre mesi di preparazione e un itinerario attraverso diciannove Paesi. Un viaggio epico, organizzato nei minimi dettagli. La partenza da Como, la meta è la Mongolia. Francesca e Tommaso partono una mattina di giugno con l'obiettivo di attraversare Svizzera, Austria, Germania, Repubblica Ceca, Polonia, Lituania, Lettonia e Russia per fare poi ritorno lungo le Vie della Seta in sella alla loro Africa Twin. In Siberia, però, il viaggio si interrompe tragicamente e i due protagonisti si ritrovano a intraprendere un cammino che va oltre le strade del mondo, insinuandosi nelle terre inesplorate dell'anima.

Gradualmente il dolore si trasforma nella consapevolezza che solo quando si perde tutto si è davvero liberi e che la strada percorsa è comunque maestra di vita. "Oltre la strada" è il resoconto di un viaggio alla scoperta del mondo e di se stessi, un racconto dedicato a chi ama le due ruote, i viaggi e una vita non convenzionale.

Ma oltre alla sinossi del loro libro abbiamo la fortuna di poter cedere a loro la "parola" e far raccontare a Francesca e Tommaso la loro esperienza.


"Il portellone si apre davanti a noi, lento come uno sbadiglio, e la nave-balena ci libera dopo la breve traversata da Gibilterra. La luce entra prepotente e abbaglia Afrisecond, che scalpita e ruggisce, vedendo davanti a sé la terra africana per la prima volta. Tommy indossa il casco, monta in sella e mi fissa.

“Sei pronta?” mi chiede “è il momento di vivere la nostra seconda vita”.
Sorrido, salto sul nostro cavallo meccanico e, insieme, esploriamo il Marocco, chilometro dopo chilometro, lasciando sull’Atlante, nel Sahara, nel Mediterraneo i ricordi dell’incidente che, pochi mesi prima, aveva arrestato brutalmente il nostro viaggio verso la Mongolia.


Non è passato nemmeno un anno da quando eravamo privi di sensi, in una pozza di sangue, sull’asfalto siberiano, eppure, ora siamo di nuovo in sella a una nuova Africa Twin e al nostro destino.
E’ stato facile, mesi fa, decidere di abbandonare una vita convenzionale e partire per una grande avventura. Ma sembrava impossibile tornare a viaggiare su due ruote, quando anche farsi una doccia era un’impresa da supereroi.
E’ per questo che, mentre le ruote corrono sopra la strada polverosa rincorrendo un gregge di nuvole, ci chiediamo se stiamo vivendo un sogno.


Non lo è, invece, perché la realtà, questa volta, ha superato i sogni.
Abbiamo dovuto affrontare i mostri del fallimento e della delusione, ma solo per poter andare… oltre la strada e imparare che la sfortuna è solo il nome con cui chiamiamo quello che non capiamo.
La nostra storia è raccontata in un libro, “Oltre la Strada”, che parla di un viaggio che inizia ben prima di quando si salta in sella a una moto e si pensa a un itinerario. E che non finirà mai, nemmeno quando le strade di questo mondo saranno state percorse.
Il viaggio in Marocco ha segnato il nostro ritorno in sella, ci ha fatto capire che valeva la pena stringere i denti ed essere coraggiosi, perché mai montagna è stata più bella, mare più azzurro, sole più caldo.


Un altro viaggio ci aspetta, ben più importante. Partiamo ancora, destinazione: matrimonio. Vogliamo viaggiare insieme lungo la più grande avventura di tutte, la vita stessa, ma vogliamo anche essere preparati. Tradizione vuole che si faccia un corso prematrimoniale, giusto? Come viaggiatori, ci sembra giusto che sia la strada a istruirci, e visto che c’è molto da imparare, partiremo dal Cile e guideremo attraverso il sud e centro America fino agli Stati Uniti, dove pronunceremo il fatidico “si” su una spiaggia, al tramonto.


Tre mesi, 13 paesi, un continente, due viaggiatori e nessuna impresa, solo un grande viaggio verso un matrimonio che celebra non solo l’amore tra due ragazzi, ma anche per una vita di scoperte, avventura, emozioni.
Viaggeremo entusiasti e fieri, perché dal 1 maggio facciamo parte, primi e unici italiani, della Ted Simon Foundation, la fondazione di uno dei più grandi esploratori mai esistiti, dedicata a diffondere i valori di comprensione ed esplorazione delle diverse culture. Un privilegio che ci impegneremo a onorare, miglio dopo miglio, riportando le storie incredibili che si nascondono dietro persone solo apparentemente comuni. Ovunque nel mondo".

 

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