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Basta poco talvolta a cambiare radicalmente il carattere, quantomeno estetico, di una motocicletta: sembra questo il caso della Suzuki GSF 600 Bandit stravolta da Tanadit Sarawek e dalla sua factory K-Speed, traghettandola dalla pacifica stradale di fine anni '90 alla café racer senza tempo che vedete in queste immagini.
Attenzione, però: la trasformazione è certamente minimale e accordata al concetto di "less is more", ma il rifacimento del telaietto posteriore in toto e i rimodellamento del serbatoio segnano una cura nel dettaglio e capacità tecniche non indifferenti che nel caso di K-Speed non stupiscono più di tanto dato che gli specialisti tailandesi hanno all'attivo molte special e vantano collaborazioni con Yamaha Tahiland e BMW, tanto per fare qualche esempio, restando il primo customizer tailandese a esporre la propria special su base BMW proprio presso la Casa di Monaco.
La Lighting Spirit che vi mostriamo è un vero esempio di come una - se vogliamo - superata ma ancora valida moto di un ventennio fa possa essere recuperata e modificata per dare ancora molte soddisfazioni. Se il motore da 77 cavalli non ha praticamente subito modifiche se non ai filtri aria (ora singoli) e allo scarico, mentre le customizzazioni più evidenti sono quelle relative al forcellone (che adesso reca una capriata di rinforzo) e al telaietto reggisella posteriore, totalmente rifatto e disegnato per ospitare una sella monoposto. Molti dei particolari usati per definire questa special sono compresi nel catalogo di quelli commercializzati da K-Speed, come anche il cupolino, i due semi manubri e la strumentazione digitale. Completa il tutto la verniciatura in rosso, firma cromatica di molte realizzazioni di K-Speed.
Fonte foto: autoevolution.com, returnofthecaferacers.com