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Biondo, occhi azzurri, baffetto da latin lover. Professione pilota. Per amore sta cercando di imparare una lingua del tutto nuova. E, udite udite, adora cucinare e passa buona parte di questa “quarantena” tra i fornelli, sfornando pizza. Ma, nonostante questo, non ha ancora ricevuto alcuna proposta di matrimonio.
Non solo sport e moto, quindi, nella diretta Instagram di Luca Marini sul canale ufficiale MotoGP. Il pilota dello Sky Racing Team ha raccontato le sue giornate a Tavullia, ora che lui come tutti gli italiani è costretto a casa per dare il proprio contributo nel contenimento del Coronavirus.
“Sono con la mia ragazza e i nostri cani, Chanel e Wendy, due piccoli bulldog, ha detto Marini che, quindi, non sta trascorrendo queste giornate con il fratello Valentino Rossi. Il 46, infatti, è a casa di mamma Stefania, con Francesca Sofia Novello e i loro cani, mentre Luca e la sua Marta vivono i un’altra casa, a qualche chilometro di distanza.
“Con il passare del tempo e l’aggravarsi della situazione - ha spiegato il giovane pilota di Moto2 - anche gli allenamenti al Ranch si sono fatti sempre più radi. Il Ranch manca moltissimo, la bagarre tra di noi con Vale che spesso suona la paga ancora a tutti. Cerco di ingannare la noia, mi alleno molto con quello che ho in casa, cucino parecchio e preparo soprattutto pizze e poi ci sono i videogame. Il mio preferito è Call of Duty Modern Warfare. E’ importante che tutti ci atteniamo a quello che ci viene chiesto, devono farlo gli italiani, deve farlo il mondo. Magari è anche un’occasione per dedicarci a passioni o interessi che abbiamo lasciato indietro a causa dei mille impegni che ognuno di noi ha nel quotidiano”.
Solo un brevissimo cenno sulla prima mondiale in Qatar, chiusa nel peggiore dei modi, quando tutto stava andando per il meglio, a causa di un anomalo cedimento della gomma. “La moto è la mia grande passione e, nella vita, ho sempre sognato di fare il pilota - ha detto rispondendo alla domanda su cosa avrebbe fatto se non fosse riuscito a seguire le orme del fratello Valentino - Sono stato sempre uno sportivo, se devo pensare a qualcosa di diverso dal motociclismo, avrei potuto dare un fine professionale agli studi che ho fatto, o forse sarei comunque rimasto nel mondo dello sport”.
Marini, è noto, se la cava piuttosto bene anche con il pallone tra i piedi e il calcio gli ha ispirato persino la scelta del numero di gara: “Nel calcio il 10 è un numero dal significato particolare. E poi io sono nato il 10 agosto. Sono queste le ragioni per cui ho scelto il 10”. Non c’è invece, una ragione particolare sulla scelta del colore che lo contraddistingue: l’arancione. “Mi è sempre piaciuto, sento che mi rappresenta”, ha risposto. E quanto alle preferenze, non è mancata nemmeno la domanda su quale pista gli piace di più: “Il Mugello - ha detto Marini senza pensarci un secondo -. Non solo per il suo straordinario disegno che segue l’andamento delle colline, ma anche per il clima che si respira, il calore dei fan e l’ambiente non replicabile che si crea in quel weekend”.
Quanto al pilota preferito, invece, la risposta è scontata: “Valentino. E, oltre a Vale, gli altri ragazzi dell’Accademy, su tutti Franco Morbidelli e Pecco Bagnaia”. Mentre, tornando alle moto, il sogno nel cassetto è quello di ogni pilota di nuova generazione: “Guidare una 500 due tempi. Sono moto impressionanti, icone che hanno fatto la storia”.
E ancora, riguardo alle preferenze, il 22enne pilota dello Sky Racing ha raccontato di amare particolarmente la musica, senza voler però indicare le sue canzoni preferite, ma citando Jovanotti e Cesare Cremonini come artisti che ascolta spesso.
Oltre ad ascoltare, Marini ha svelato anche di essere uno che parla molto: “Dentro il casco. Spesso. Mi dico cosa non va sulla moto. Oppure mi incito e mi incoraggio nei momenti difficili o cerco di darmi calma. Non lo faccio sempre, ma è una cosa che capita di frequente”. Lo fa in Italiano, anche se conosce perfettamente sia l’inglese sia lo spagnolo e, ora, sta cercando di imparare il polacco: “ Perché la mia ragazza ha origini polacche. E’ molto difficile, ma mi ci dedico un po’ tutti i giorni”.
Marta. E’ così che si chiama la sua fidanzata, la stessa sin dai banchi delle elementari. Marini sta con Marta da qualche anno e da uno vivono insieme, anche se “proposte di matrimonio ancora non se ne parla. Però - scherza - ho molte fan, soprattutto in Indonesia”.
Ultimo capitolo? La paura. “Non c’è qualcosa che mi spaventa particolarmente - ha detto - la paura è importante, va provata e ascoltata, ma non deve essere paralizzante”.