Approvata in commissione la risoluzione contro i guard rail killer

Approvata in commissione la risoluzione contro i guard rail killer
Approvata dalla Commissione Trasporti la risoluzione M5S contro i guard rail killer di motociclisti
17 maggio 2013

Punti chiave

Aggiornamento del 26/06/2013


Il Movimento 5 Stelle è riuscito a mettere d'accordo tutte le parti politiche sulla proposta contro i Guard rail killer. La Commissione Trasporti ha approvato una risoluzione per modificare le barriere.


La proposta


"Il Governo si impegni contro i guard rail killer". E' quanto chiede Michele Dell'Orco, deputato del Movimento 5 Stelle, assieme ad altri suoi colleghi di partito. Lo ha fatto presentando una risoluzione. Come è noto, i guard rail sono una seria minaccia per i motociclisti in caso di caduta. Secondo l'Ancma, ad esempio,  la probabilità dei motociclisti di restare uccisi per un impatto contro di essi è superiore addirittura di 15 volte rispetto a quella degli occupanti di un’autovettura.

Michele Dell’Orco, primo firmatario della risoluzione depositata insieme a tutti gli altri componenti M5S della Commissione Trasporti, che sono: Bianchi, Catalano, De Lorenzis, Iannuzzi, Liuzzi e Romano, chiede in sostanza che sulle nostre strade vengano disposte barriere salva motociclisti al posto dei soliti guard rail, che spesso non sono nemmeno a norma.

Basta morti prevedibili. Contro i guard rail killer vogliamo un impegno serio del Governo - è quello che chiedono con chiarezza i firmatari della risoluzione -, i normali guard rail in lamiera che si trovano sulle strade non sono stati progettati nè testati per l’impatto con motocicli e ciclomotori e in caso di urto frontale o laterale non sono rari i casi in cui i conducenti vengono letteralmente falciati e sfigurati dalle lamiere e dal paletto di sostegno. Secondo gli ultimi dati Istat circa il 30% delle vittime di sinistri mortali appartiene alla categoria di motociclista, una percentuale impressionante se si considera che i motociclisti rappresentano una piccola minoranza degli utenti della strada. Negli ultimi anni sospinti dalla preoccupazione espressa dall’opinione pubblica e dalle associazioni di motociclisti, numerosi Stati europei e numerosi enti locali italiani, con progetti sperimentali, hanno installato barriere salva motociclisti. Ma da questa fase sperimentale e a macchia di leopardo, lasciata all’iniziativa delle singole amministrazioni più sensibili, bisogna passare a una fase normativa.

A livello europeo,  sebbene la Commissione si stia muovendo in questa direzione, non esiste ancora una disciplina per la produzione di prodotti di ritenuta stradale con marcatura CE progettati anche per la sicurezza dei motociclisti. Le stesse norme europee sui sistemi di ritenuta stradale ed, in particolare, quella sui guard rail (EN 1317-8) non includono i motociclisti tra gli utenti stradali. Chiediamo pertanto al Governo di intervenire in sede europea affinché si porti a termine al più presto la revisione della normativa facendo rientrare i guardrail per motocicli nel suo campo di applicazione. A livello italiano, invece, il Governo deve intervenire urgentemente anche con l’emanazione dei decreti attuativi mancanti della legge 120 del 29 luglio 2010 che permetterebbero di far confluire sulle attività di manutenzione delle strade i ricavati delle contravvenzioni. Bastano piccole azioni per fare la differenza tra la vita e la morte per questo chiediamo al governo di agire subito con l’installazione di barriere salva motociclisti nei tratti più a rischio, anche solo con un adeguamento a basso costo delle barriere già esistenti. I fondi possono essere trovati emanando i suddetti decreti attuativi della legge 120 del 29 luglio 2010 e prevedendo che garantiscano una quota specifica da destinarsi all’adeguamento di guardrail, almeno nei tratti stradali più a rischio.

 

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