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Per cominciare, vi racconto il personaggio del mio video: Emilio Locati, con la sua storia e le sue competenze.
Emilio ha 82 anni, è nato nell’ottobre 1939 in una piccola frazione vicino ad Abbiategrasso dove vive tuttora. Dopo la quinta elementare, in prima media risponde male alla maestra, viene sospeso una settimana, la mamma lo ritira alla scuola e a 11 anni lo mette a “lavorare”: porta l’acqua da bere ai contadini, pedalando in bicicletta tra le rogge.
Il suo primo vero lavoro: “spazzolare salumi” come aiutante di un famoso salumiere ad Abbiategrasso. Successivamente passa alla fonderia, diventa riparatore di utensili e poi tornitore in legno; nel ’54 entra alla Faro estintori, e in quegli anni riprende gli studi e frequenta la Feltrinelli, la scuola serale milanese per disegnatore meccanico.
Diplomato, passa al controllo delle macchine utensili, poi è disegnatore del MR, il primo motore “a palette”, un motore rotante: quindi diventa caporeparto sugli strumenti di misurazione. Alla fine degli anni Sessanta finisce alla Cabi Cattaneo dove costruiscono i “maiali” da mare, mezzi militari con motore elettrico silenzioso per l’avvicinamento e motore Lancia per la fuga. Da lì passerà in Borletti nel ’69.
È stato anche un pilota, il Locati. Con pochi mezzi, prima gli Audax, poi la salita. La sua mamma era un fenomeno: “era il mio allenatore, la sera spesso mi legava sulla moto per due ore, in posizione, ed era anche il mio meccanico. E’ stata premiata ‘donna dello sport’ dal MC Santambroeus. Mi ha sempre detto: 'però non più di 50 cc'…”.
Per non far preoccupare la mamma, dunque Emilio è stato pilota della classe 50, nel campionato della montagna e un po’ anche in circuito nel ’74. Era più pesante del necessario, ha guidato Kreidler, Minarelli, Tomos, Motom.
È l’esperienza alla Borletti che più lo ha formato. Ne è molto orgoglioso: ben 25 anni nella ditta milanese. Assunto nel 1969 come disegnatore meccanico (primo lavoro la strumentazione Alpine Renault), dopo un anno fu spostato tra i disegnatori per le strumentazioni moto. Ha frequentato tanti reparti corse cominciando dalla Kreidler, ha imparato tutto sulle strumentazioni interfacciate con le accensioni, l’elettromeccanica è entrata nelle sue conoscenze, con le moto ha seguito anche le auto fino alla Ferrari, produzione e reparto corse.
Tanti i tecnici che Locati ha conosciuto: cita William Soncini, Jorg Moller, Arteno Venturi, Omer Melotti, Luciano Zen, poi Dante Lambertini, Fabio Taglioni. Ha avuto la fortuna di confrontarsi con tanti tecnici e “i più capaci”.
Cosa sa fare Emilio Locati? È importante inquadrare le competenze degli specialisti italiani che andremo a scoprire. Il “magodellamoto” di Abbiategrasso sa fare un po’ tutto sul motore a due tempi e quattro tempi: cilindri, scarichi, camme, alberi motore, bilanciatura ed equilibratura, fino all’accensione. “Il telaio no, mai stato portato”.
Adesso tocca a voi. Conoscete un “sapiente” di questo tipo? Uno di quei tecnici di un’altra generazione, capaci di realizzare dei piccoli capolavori di tecnica motociclistica, custodi e testimoni di quella che si può definire una antica arte che non si impara a scuola?
Se conoscete un personaggio di questo tipo dedicategli un video semplice come questo, cinque o sei minuti al massimo. Fateci sapere la sua storia, la sua specialità, dove vive e lavora, come trovarlo. Quindi caricate il video sul vostro profilo Instagram, taggate Moto.it e usate l’hashtag: #maghidellamoto. Al resto ci penseremo noi.
Questa è gente che va conosciuta: faremo una mappatura degli specialisti in Italia, sarà utile a tutti gli appassionati. E i video più interessanti saranno pubblicati! Ah, come trovare Emilio Locati? Vive vicino ad Abbiategrasso (Mi) e la sua mail: [email protected]