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Fin dai primi anni della sua attività la Harley-Davidson ha dedicato una particolare attenzione alla creazione di una valida rete di vendita e di assistenza e alla formazione dei meccanici addetti alla manutenzione e alla riparazione delle moto di sua produzione. I primi corsi tecnici sono iniziati nel 1917 per il mercato nazionale e sono stati estesi nel 1921 anche all’estero. Con il passare dei decenni l’attenzione dedicata al post-vendita, sempre con l’obiettivo finale di soddisfare la clientela nel migliore dei modi, è continuata e si è evoluta, come ampiamente dimostrato dalla straordinaria situazione attuale. Dal 2001 in Europa e in Italia ha iniziato la sua attività la Harley-Davidson University, una vera e propria accademia riservata al personale delle concessionarie.
Con corsi tanto teorici quanto pratici, che si svolgono su vari livelli, la casa di Milwaukee va incontro alle esigenze sempre maggiori che l’avanzamento della tecnica motociclistica comporta. L’obiettivo è quello di preparare una rete di professionisti di alto livello e di competenza estrema e quindi in grado di assicurare la massima qualità del servizio. La durata dei diversi corsi va da uno a quattro giorni; al termine di ognuno di essi i partecipanti devono superare un esame e una serie di test. Ciò consentirà loro di passare al livello successivo (quelli previsti sono cinque: staff, technician, advanced technician, expert e master). Oltre al rilascio di un attestato, chi ha partecipato con successo a ciascun corso riceve una dichiarazione, riportata nello speciale “passaporto” che viene consegnato a ogni meccanico della rete, indicante il grado di preparazione raggiunto. La scuola dispone degli strumenti di analisi e di diagnosi più evoluti, al cui impiego è dedicata una congrua parte della attività didattica.
Coloro che sono arrivati al livello più elevato possono accedere al corso per la preparazione dei motori denominato Screamin Eagle Super Tuner Advanced. Vengono fornite mappature per la centralina diverse in base al tipo di modifica effettuato, dalla semplice installazione di scarichi differenti dagli originali al montaggio di nuovi alberi a camme. Si interviene quindi sul software della centralina in modo tale che poi si deve solo procedere a una messa a punto fine, ovvero a qualche piccolo adeguamento. Oltre ai corsi per i tecnici, presso la scuola si svolgono anche corsi per gli altri componenti degli staff dei concessionari. Gli argomenti trattati sono la consulenza all’acquisto, le tecniche di vendita, i servizi amministrativi e finanziari. È anche importante segnalare l’attività di Harley-Davidson University Online Learning Management System, che tramite un apposito portale offre varie decine di programmi complementari alla formazione in aula.
Alcuni giorni fa la Harley-Davidson Italia ha organizzato un incontro per mostrare alla stampa la modernissima struttura ove hanno luogo i corsi e per illustrare alcune interessanti novità. L’accademia viene curata dalla MSX International, una azienda che opera dal 1934 nell’ambito dei servizi e delle consulenza per le case di auto e di moto, curando la preparazione del personale, il supporto tecnico agli operatori, la valutazione degli interventi in garanzia.
La struttura dispone di un banco prova frenato, realizzato dalla Bapro, sul quale viene piazzata la moto. Grazie ad esso è possibile effettuare prove che simulano un percorso stradale, e che consentono di rilevare con grande precisione le prestazioni del motore in ogni condizione di funzionamento. Un grande pregio, oltre alla assoluta affidabilità delle informazioni che si ottengono e alla sicurezza, è costituito dalla ripetibilità; il banco simula sino a quando lo si desidera lo stesso percorso ovvero le stesse situazioni che l’operatore ha scelto inizialmente. Senza dover provare la moto su strada è inoltre possibile effettuare il rodaggio, ottimizzare la messa a punto in fase di tuning, etc… La Bapro è una azienda altamente tecnologica di Correggio, nel reggiano, che costruisce banchi strumentati, del tipo frenato (non inerziali!), e cabine insonorizzate, realizzate “su misura” per i vari clienti. Un altro partner tecnico della Harley-Davidson Italia è la LV8, che produce banchi sollevatori per moto e fornisce qualunque tipo di attrezzatura per officina.
Le grosse bicilindriche ad aste e bilancieri della casa di Milwaukee dal punto di vista tecnico sembrano sempre uguali ma in effetti con il passare del tempo sono gradualmente oggetto di modifiche e migliorie significative. In genere non si vedono, ma ci sono, eccome! Per avere una dimostrazione di questa attenzione alla evoluzione della tecnologia motoristica da parte dei progettisti americani basta esaminare le teste dei più recenti motori con il nuovo raffreddamento misto: le molle delle valvole hanno il filo con sezione multi-arc e sono del tipo beehive, che consente il montaggio di uno scodellino piccolo e leggero. Insomma, quanto di meglio è oggi disponibile nel settore…
Nel corso dell’incontro stampa, è stato possibile esaminare direttamente il sistema twin cooling, sviluppato per i motori della serie con doppio albero a camme nel basamento. Al calore sottratto direttamente dall’aria si aggiunge in questo caso quello asportato dall’acqua che viene inviata alle zone delle teste più sollecitate dal punto di vista termico. Il circuito è dotato di una pompa elettrica, di un termostato e di due piccoli radiatori. L’acqua circola in ogni testa lungo una canalizzazione praticata attorno all’alloggiamento della sede di scarico. Un sistema di sicurezza fornisce informazioni relative alla temperatura delle teste alla centralina, che può intervenire in tre steps, arrivando perfino a disattivare il cilindro posteriore, onde allontanare il rischio di inconvenienti da surriscaldamento, ad esempio nel caso di prolungata marcia estiva in colonna o nel traffico molto intenso.
Molto interessante è il parastrappi del quale è stata dotata la trasmissione primaria. Del tipo a camme frontali con molle a tazza, viene montato alla estremità dell’albero a gomito e rende il funzionamento più dolce e silenzioso, assorbendo le irregolarità nella trasmissione della coppia; la cosa è particolarmente apprezzabile al minimo. Questo dispositivo semplice ed efficace può essere installato anche sui modelli delle serie precedenti. Nella parte ciclistica, particolarmente evoluto appare l’ABS con frenata semi-integrale. La centralina “sente” la velocità con la quale viene azionato il comando e, in base a tale informazione e a quelle relative alle velocità delle due ruote, stabilisce se fare entrare in azione l’altro freno. Insomma, la frenata diventa integrale solo quando serve.