Massimo Meregalli: una Specialized S-Works Yamaha 60° anniversario

Massimo Meregalli: una Specialized S-Works Yamaha 60° anniversario
Uno spettacolare esemplare unico di Specialized Tarmac per il Team Director Yamaha. Da sempre appassionato di sport di resistenza, "Maio" è un patito di MTB, bici da corsa e fondo
18 aprile 2016

Bici e moto sono due passioni molto più vicine di quanto molti non credano. Mountain Bike e specialissima da corsa sono due strumenti di allenamento diffusissimi fra i piloti e gli addetti ai lavori, tanto che per molti diventano vere e proprie passioni. Ben Spies era famoso per le sue lunghe "sparate" in bici attorno al lago di Como (ed è proprietario di un team negli Stati Uniti), Troy Bayliss si è fatto valere in diverse Gran Fondo, e Cal Crutchlow si allena regolarmente con i professionisti.

Non fa eccezione Massimo "Maio" Meregalli, Team Director della squadra ufficiale Yamaha in MotoGP, che poche settimane fa ha finalmente ricevuto una Specialized S-Works Tarmac disc con livrea speciale dedicata ai 60 anni di Yamaha. Ne abbiamo approfittato per scambiare due parole con lui in merito alla sua passione per la bici. E nel caso ve lo stiate chiedendo... purtroppo no, questa grafica non verrà replicata sulle Tarmac di serie.

Bici da corsa e moto sono due passioni sempre più vicine, secondo te come mai?
«Come in tutti gli sport, il talento deve essere accompagnato e supportato da dedizione e professionalità. I piloti hanno capito che il talento, da solo, non è sufficiente per raggiungere determinati risultati, specialmente con l’avanzare dell’età, e questo è uno dei motivi per cui la bicicletta è diventata attività fisica basilare negli allenamenti quotidiani e, da lì, per alcuni, vera e propria passione».
Da dove è nata la tua passione?
«Mi sono sempre piaciuti gli sport di “sofferenza”. La corsa a piedi e la bicicletta fanno parte della mia quotidianità. La corsa è più pratica e occupa meno tempo, quindi in inverno nei giorni infrasettimanali e quando siamo in circuito corro a piedi, ma poi appena posso vado in bici».
 

Maio e la sua S-Works Tarmac disc in livrea personalizzata
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Usi solo bici da corsa o anche MTB?
«In inverno solamente MTB, mentre nelle altre stagioni alterno volentieri le due specialità. Quando il tempo me lo consente, vado a godermi la MTB a Livigno, dove la fatica si sposa con la natura in alta quota, bellissimo!»
Quanti chilometri all’anno?
«Non molti, per via del ridotto tempo libero disponibile. Penso che tra MTB e bicicletta da corsa siano più o meno 4000 km all'anno. Probabilmente ne faccio altrettanti a piedi».
C’è qualcuno dei piloti con cui ti alleni? Ben Spies aveva corso con voi…
«In passato mi allenavo con Ben Spies. Abitava vicino alla sede del Team, e quindi era un’ottima scusa per prendermi qualche ora libera durante l’orario di ufficio… Ultimamente, invece, capita di rado».
Perché Specialized?
«Ho acquistato la mia prima Specialized, una MTB S-Works Steel, nel 1993 e da allora uso solamente Specialized. Ho fatto la stessa cosa nel lavoro: ho firmato il mio primo contratto con Yamaha nel 1988, e da allora non ho più cambiato “casacca”. Per quanto riguarda Specialized, ho contatti frequenti con la filiale italiana, e ho anche conoscenze in quel di Mogan Hill.
Tre anni fa, con alcuni membri del Team, abbiamo avuto il piacere di visitare la sede di Mogan Hill e poi, una volta equipaggiati con 6 Tarmac e tutto l’equipaggiamento necessario, abbiamo raggiunto Laguna Seca in bicicletta. Una “passeggiata” di circa un centinaio di chilometri. Indimenticabili».

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