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La Matchless Model X Reloaded sta per essere ultimata prima di essere presentata all’Eicma di Milano, ad inizio Novembre.
Model X Reloaded è il frutto di un progetto nato nel rispetto del lavoro di Henry Collier, che fondò nel 1899 la Matchless Motorcycles.
La Matchless fu il primo costruttore ad occuparsi di sicurezza, creando un reparto che progettava capi di abbigliamento pensati per la protezione del motociclista: dagli anni ’20 ai ’40 sviluppò un grande know-how nella pelle, concentrandosi nelle gare di velocità; nel primo dopoguerra si specializzò anche nel tessuto per l’off-road, testato in gara dal grande Malcom Smith, vera icona dell’enduro e del motocross. L’attuale studio di design Model X Reloaded, come tutti i modelli che lo hanno preceduto nella lunga storia di Matchless, ha riservato grande importanza all'innovazione, tanto che la motocicletta vanta ben 12 brevetti per altrettante soluzioni tecniche.
Il telaio è caratterizzato da una costruzione “lamellare” che abbina robustezza ed elasticità; sulla nuova sospensione anteriore di tipo “Castle”, ispirata ai modelli degli anni ’30 e sui due ammortizzatori posteriori che lavorano in trazione, in maniera da non generare sforzi torsionali sul telaio. L’impianto frenante è basato su una pinza anteriore a 12 pistoncini con raffreddamento indotto, mentre la pinza posteriore lavora con 6 pistoncini. Ci sarà anche la possibilità di ampia regolazione della posizione di guida, in maniera che il pilota possa scegliere in base all'esigenza del momento: il manubrio offre un'escursione verticale di 25 centimetri, mentre i comandi al manubrio possono ruotare sull’asse orizzontale o verticale. A questo si aggiunge l’escursione della sella per 6 centimetri verso l’alto o il basso, oltre alla possibilità di scegliere l’uso delle pedane avanzate o quelle in posizione “tradizionale”. Anche i due fari anteriori sono regolabili in altezza, separatamente, per favorire la visuale nelle condizioni più difficili. Un ulteriore lavoro è stato fatto anche sul motore, privilegiando il piacere di guida alle prestazioni, l’erogazione della coppia a quella della potenza massima. Così come grande attenzione è stata riservata allo studio delle vibrazioni e del rumore dell’impianto di scarico.