Matchless Model X Reloaded al Motor Bike Expo di Verona

Matchless Model X Reloaded al Motor Bike Expo di Verona
Matchless espone a Verona, dal 23 al 25 gennaio, la nuovissima Model X Reloaded, affiancata da una splendida Model X del 1937
14 gennaio 2015

Matchless esporrà a Verona, dal 23 al 25 gennaio, la nuova Model X Reloaded, affiancata da una splendida Model X del 1937, per celebrare la tradizione tecnica inglese degli anni 30, che ha influenzato tutta la produzione motociclistica mondiale. Model X Reloaded recupera e rilancia il tema della tradizione tecnica inglese, a lungo “maestra” di soluzioni innovative, che permisero a Matchless di divenire la più importante Casa motociclistica inglese nel periodo compreso tra la fine della prima Guerra Mondiale e l’inizio degli Anni ’70.

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La moto sarà esposta a Verona per essere guardata da tutti gli appassionati. Una sorpresa ed una conferma. La sorpresa è data dal doppio faro anteriore: due parabole separate, ognuna regolabile in altezza, con grande possibilità di escursione verso l'alto e verso il basso, per ottenere la migliore illuminazione della strada, in ogni condizione d'uso.

Oltre al faro, la possibilità di regolare il manubrio in altezza e di ruotare i comandi in avanti e all'indietro, la regolazione verso l'alto e verso il basso della sella, la possibilità di scegliere tra le pedane avanzate e quelle in posizione "tradizionale" (comunque regolabili), consentono ad ognuno di personalizzare a piacere la propria posizione di guida. Regolazione della posizione di guida, elasticità del telaio "lamellare", erogazione progressiva della coppia fin dai regimi più bassi, grazie al potente bicilindrico a V di 1916 cc.

Il telaio è caratterizzato da una costruzione “lamellare” che abbina robustezza ed elasticità; sulla nuova sospensione anteriore di tipo “Castle”, ispirata ai modelli degli anni ’30 e sui due ammortizzatori posteriori che lavorano in trazione, in maniera da non generare sforzi torsionali sul telaio. L’impianto frenante è basato su una pinza anteriore a 12 pistoncini con raffreddamento indotto, mentre la pinza posteriore lavora con 6 pistoncini. Un ulteriore lavoro è stato fatto anche sul motore, privilegiando il piacere di guida alle prestazioni, l’erogazione della coppia a quella della potenza massima. Così come grande attenzione è stata riservata allo studio delle vibrazioni e del rumore dell’impianto di scarico.