Maurizio Bottalico, vince al CIVS in memoria di Luca Salvadori: "Gli dovevo quella vittoria"

Maurizio Bottalico, vince al CIVS in memoria di Luca Salvadori: "Gli dovevo quella vittoria"
Secondo in Gara 1 e primo in Gara 2 nell'ultimo appuntamento del CIVS, Bottalico ha corso l'ultima gara Saline-Volterra con Luca Salvadori nel cuore
17 settembre 2024

Mi chiama lui, Maurizio Bottalico: ha visto il mio messaggio del giorno precedente e fa il mio numero non appena ha tempo, dopo la gara del CIVS Saline-Volterra (secondo in Gara 1 e vittoria in Gara 2) corsa il giorno stesso in cui tutti abbiamo saputo della terribile scomparsa di Luca Salvadori.

Maurizio è un pilota delle corse su strada, quest'anno ha disputato il Manx GP con un secondo posto nella Junior (vinta dal nostro Andrea Majola) e ha più volte corso nelle corse in salita accanto a Luca Salvadori, con il quale era nato un bel rapporto. È anche campione europeo 2024 Velocità in Salita.

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Gli chiedo come sta.

“Da un lato sono triste perchè Luca non c'è più e di fronte a una cosa del genere non puoi che essere triste, poi riflettendoci e sapendo quale fosse il pensiero di Luca alla fine la mia riflessione è che se ne è andato facendo la cosa che lo faceva stare bene”.

Con Luca, “Ultimamente si era instaurato un rapporto che andava al di là della rivalità sportiva, parlavamo anche di cose personali”, Maurizio continua, “quest'anno ho avuto modo di stare a contatto con Luca, stava bene. Aveva ritrovato se stesso a livello sportivo e umano. Si sentiva bene nelle gare che faceva e i risultati parlano da soli”.

Ti chiedeva consigli?

“Sempre. Stavamo spesso a parlare sia prima che durante le gare, quest'anno al CIVS ho partecipato sia come pilota che come team manager e quindi stavamo spesso a chiacchierare, magari dopo un turno mi mi chiedeva sui rapporti del cambio, sul punto più ostico della strada, abbiamo parlato tanto”.

Chiedo a Maurizio se Luca gli parlasse dei suoi desideri in chiave corse su strada: “I suoi “pallini” erano il Manx GP e la North West 200. L'unica cosa che gli ho sempre detto fin dal primo momento era «datti il tempo necessario, anche se non ti devo dire io cosa fare sulla moto perché sai già cosa fare, per capire cosa vuol dire correre su strada»”.

“Gli dicevo sempre «hai dimostrato e stai dimostrando che puoi vincere, che puoi essere uno che può dire la sua in queste gare. Quindi datti il tempo necessario, sei giovane, hai talento, hai alle spalle una struttura valida che ti segue, sei un pilota professionista, arriverai ad occhi chiusi»”.

Prima di chiudere la telefonata Maurizio ci tiene a dirmi un'altra cosa: “Ieri come sai ero a Volterra (l'ultima tappa del CIVS n.d.r.): dopo gara 1 mi sono isolato, ed è come se lo avessi avuto di fronte. Sono salito in moto in gara 2 perché glielo dovevo, gli dovevo quella vittoria. Sono arrivato su e sono scoppiato a piangere.”