Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su [email protected]
Dati contrastanti per le immatricolazioni di gennaio (veicoli maggiori di 50 cc) con gli scooter che confermano i volumi del 2011, con 8.006 pezzi venduti, pari al -0,1% rispetto allo stesso mese dello scorso anno; mentre le moto con 4.166 unità mostrano un consistente calo del -22,9%. Complessivamente l’immatricolato con 12.172 veicoli segna un -9,3%. Questo periodo vale in media sul totale anno circa il 5%.
Per i “cinquantini” non si modifica il trend in calo con 3.021 consegne pari al -15,2%.
“Non possiamo dichiararci soddisfatti di un mercato che mostra ancora una flessione, tuttavia alcuni segnali positivi emergono dai dati relativi agli scooter. Grazie ad alcuni nuovi modelli, particolarmente attesi dai clienti, si nota una tenuta delle vendite e un rinnovato interesse per la categoria. Purtroppo sono in sofferenza le moto che si erano difese meglio l’anno scorso. Particolarmente significativo l’incremento degli
scooter a Milano e provincia, da 545 a 738 vendite +35,4%, dato da correlare alla congestion charge
introdotta nell’area C del centro storico. In merito all’andamento del totale Italia, almeno non leggiamo solo
cali a due cifre come l’anno scorso.” - afferma Corrado Capelli, Presidente di Confindustria ANCMA
(Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori) – “La situazione economica generale resta ancora molto incerta e il calo dell’occupazione penalizza sia il reddito disponibile delle famiglie che il livello di fiducia dei consumatori. Se le misure per la crescita approvate dal governo e quelle annunciate avranno un ritorno concreto, soprattutto per favorire l’occupazione giovanile, possiamo confidare che anche il nostro settore ne
trarrà beneficio. Nel frattempo occorre rimuovere gli ostacoli che scoraggiano l’acquisto delle 2 ruote, come le condizioni onerose del credito al consumo e le tariffe assicurative inaccessibili, in particolare in alcune aree metropolitane del centro e del meridione. Ci sembra interessante la proposta, inclusa nel decreto sulle
liberalizzazioni, della black box per evitare le truffe e diminuire i premi assicurativi, a patto che il costo dello
strumento non vada a penalizzare i clienti o il prezzo dei veicoli. Il nostro impegno sarà quello di convincere sempre più utenti a passare alle 2 ruote che rappresentano comunque una soluzione ideale per la mobilità.”
L’analisi per cilindrata evidenzia un deciso recupero degli scooter di 125cc con 2.369 veicoli e un +9,3% che oggi si rivelano uno dei segmenti più importanti. Analoga la crescita dei 150-200cc con 1.920 pezzi +9,2%. In calo i 250cc con 539 veicoli -34,2%, ma anche i 300-500cc scendono con 2.386 unità -25%.
Impennata dei maxiscooter oltre 500cc, con 792 vendite rispetto alle 91 dell’anno scorso, un incremento di 8 volte superiore, risultato di un nuovo modello di successo che ha aumentato la cilindrata.
Per le moto lo scenario di gennaio è deludente, dopo un anno di continui progressi subiscono una battuta d’arresto quelle superiori ai 1000cc: 1.102 pezzi pari ad un -30,9%. Seguono come volumi le moto tra 800 e 1000cc con 977 unità, e un -21,5% rispetto al 2010. Le medie cilindrate tra 650 e 750cc con 627 moto - 20,8%, le 600cc con solo 224 vendite -42,1%. Ancora le 300-500cc con 522 pezzi -19,7%, le 250cc con 227 -11,3% e le 125cc con 6.628 -13,3%. Solo le 125cc sono in crescita con 461 moto e un +2,4%.
L’andamento dei segmenti, in ordine di importanza, presenta sempre dati negativi: in discesa le enduro stradali con 1.343 pezzi -25,1%, le naked con 1.050 unità -24,3, le sportive con 446 moto -27,5%; le moto da turismo mostrano una tenuta maggiore con 409 immatricolazioni e un -8,3%, mentre in linea con il mercato sono le supermotard con 329 moto e un -19,6%.
In totale nel primo mese dell’anno sono state vendute 15.193 due ruote a motore (immatricolazioni + 50 cc), pari al -10,6% rispetto al gennaio dell’anno scorso.