Mercato moto. Dopo sei mesi torna in positivo (+3,2%). Ecco i modelli più venduti ad agosto

Tirando le somme, fino ad oggi il 2022 non è stato un buon anno e a fine agosto il cumulato arriva a un -2,4% con 227.425 veicoli. A trascinare in basso le statistiche sono, come anticipato, gli scooter che targando 107.021 mezzi portano a bilancio un -10,2%. La buona performance delle moto, che crescono del 4,5% con 99.226 nuovi mezzi non basta a tenere in positivo il mercato delle due ruote. La crescita più significativa rimane però quella dei ciclomotori, con 15.622 unità e un incremento del 17,7%.

Agosto segna anche il primo stop dell'elettrico. La mancanza di incentivi e l'annuncio di nuovi bonus a settembre (o forse ottobre) rallenta le vendite. I 597 mezzi immatricolati poi pagano il confronto con una commessa sharing che nello stesso mese dello scorso anno aveva gonfiato i dati. Il risultato è un ingannevole -25,9%. Il bilancio annuo rimane comunque molto positivo con un incremento del 69,3% sul 2021 e 11.953 veicoli immessi sul mercato.

 

La classifica delle moto più vendute resta dominata dalle Enduro stradali. In testa sempre la Benelli TRK 502 con 5.700 immatricolazioni da gennaio ad agosto. Seguono: BMW R 1250 GS, Yamaha Tenere 700 e Ducati Multistrada V4. Lo scooter più venduto nei primi 8 mesi del 2022 è invece l'Honda SH 125. La classifica dei ciclomotori è guidata dal Piaggio Liberty 50. In questo segmento al secondo posto troviamo un veicolo elettrico: il Super Soco CUX.

“Malgrado la situazione congiunturale - ha dichiarato il presidente dell’associazione Paolo Magri - e i noti problemi globali di approvvigionamento, che riguardano tutto il settore automotive, la domanda di due ruote in Italia si mantiene viva, confermando la capacità distintiva della nostro settore di soddisfare il desiderio di nuova mobilità e passione nel mercato del trasporto privato. A ridosso dell’appuntamento elettorale – ha aggiunto Magri – è altresì importante che questa capacità sia tutelata e valorizzata dal nuovo esecutivo, soprattutto di fronte all’emergenza della crisi energetica subita anche da un’industria nazionale come la nostra, che svetta in Europa in termini di produzione, volume di mercato ed eccellenza”.