Mercato MotoGP: i voti alle Case

Mercato MotoGP: i voti alle Case
Con l’ufficializzazione dei quattro piloti KTM, mancano veramente pochi tasselli per completare lo schieramento 2021. In attesa degli ultimi annunci, ecco il giudizio su come si sono mosse Aprilia, Ducati, Honda, KTM, Yamaha e Suzuki
26 giugno 2020

Sta per concludersi il “mercato” più incredibile, e forse illogico, degli ultimi anni: ecco un primo bilancio - Casa per Casa - in attesa delle ultime mosse, iniziando da chi ancora non ha completato lo schieramento.

APRILIA - VOTO 7: A.ESPARGARÓ 100%, IANNONE 100% (SE ASSOLTO).
Con un progetto completamente nuovo e solo due moto a disposizione, Aprilia ha scelto, giustamente, la continuità: inserire un’altra variabile (un nuovo pilota) su una moto tutta da far crescere, sarebbe stato un azzardo. In linea teorica, quindi, giusto confermare Aleix Espargaró e Andrea Iannone. Con Andrea, però, Aprilia rischia grosso: dal punto di vista “morale”, Massimo Rivola (AD Aprilia Racing) merita 10, per il rispetto che ha mostrato nei confronti di Iannone. Ma se la condanna per doping dovesse essere confermata fino a giugno 2021 - o, peggio, addirittura aumentata - la Casa di Noale si troverebbe spiazzata e con la sola alternativa di Cal Crutchlow.

DUCATI - VOTO 4: MILLER 100%, MARTIN 99%, DOVIZIOSO 50%, LORENZO 30%, BAGNAIA 30%, ZARCO 30%.
Incredibilmente, in Ducati non hanno ancora firmato con l’unico pilota - Andrea Dovizioso - con il quale avrebbero dovuto “chiudere” immediatamente. La sensazione è sempre la stessa: sembra che a Borgo Panigale non abbiano fiducia in Andrea, nonostante i risultati ottenuti negli ultimi tre anni e nonostante il Dovi, in otto anni in Ducati, abbia sempre fatto meglio del compagno di squadra (Hayden, Crutchlow, Iannone, Lorenzo e Petrucci). La priorità avrebbe dovuto essere quella di firmare con Dovizioso, poi andava sistemato tutto il resto. Invece, sono stati contattati (quasi) tutti i piloti liberi, si è pensato a mettere sotto contratto Miller, nelle ultime settimane si è riaperta una inconcepibile trattativa con Lorenzo, lasciando sempre Dovi in secondo piano. E mentre da Borgo Panigale dicono che la trattativa con Andrea si è bloccata per una questione economica, Simone Battistella, manager del pilota, sostiene (lo ha detto a moto.it nella trasmissione “Il Diavolo e l’Acqua Santa) che la trattativa non è neppure iniziata. La sensazione è che, alla fine, un accordo si troverà (anche Battistella è ottimista), correndo però il rischio di arrivare a una rottura per sfinimento. Il fantasma di Lorenzo continua ad aleggiare, perché Gigi Dall’Igna ha detto sì, che ci sarebbero tante le incognite da valutare, ma non ha negato la trattativa. Altre alternative non sembrano esserci, gli altri piloti Ducati si contendono il posto in Pramac a fianco di Jorge Martin, già sotto contratto (manca solo l’ufficializzazione): le prime gare di quest'anno serviranno per decidere nome tra Pecco Bagnaia e Johann Zarco.

HONDA - VOTO 7: M.MÁRQUEZ 100%, P.ESPARGARÓ 100%, A.MARQUEZ 95%, NAKAGAMI 90%
Voto difficilissimo: sono troppe le cose che ancora non si sanno. Da una parte, Honda merita 10 per aver bloccato Marc Márquez con un contratto di 4 anni: è vero che gli è stata data una quantità di soldi che nessun’altra Casa si possa permettere, ma in questi casi è il risultato che conta: e il risultato è aver bloccato il pilota che negli ultimi anni ha fatto una differenza pazzesca. Poi c’è l’operazione Pol Espargaró: dal punto di vista sportivo, secondo me, è una mossa azzeccata, da 8 in pagella. Se tutto è stato fatto d’accordo con Alzamora e i Márquez, allora il mercato Honda meriterebbe un 9, ma se così non è allora sarebbe da 4, per i motivi già analizzati in un altro pezzo su moto.it (in sintesi: è folle mettersi contro l’unico pilota vincente con la RC213V). Per quanto riguarda il team satellite, gli indizi fanno pensare alla coppia A.Márquez/Nakagami.

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YAMAHA - VOTO 9: VIÑALES 100%, QUARTARARO 100%, ROSSI 99%, MORBIDELLI 99%
E’ la squadra che si è mossa prima, e meglio: sulla carta, nel 2021 avrà quattro piloti di altissimo livello. Il merito di Lin Jarvis è stato quello di formare un team ufficiale teoricamente di altissimo livello, senza però rinunciare a Valentino Rossi, il pilota più vincente e carismatico della Yamaha. Per Rossi e Morbidelli manca solo l’ufficializzazione, non ci dovrebbero essere (non ci saranno) sorprese.

SUZUKI VOTO 9: RINS 100%, MIR 100%
Anche Suzuki ha lavorato bene, confermando i suoi piloti, come peraltro aveva detto di voler fare già a metà 2019. Nessuna sorpresa, quindi, inutile cercare alternative.

KTM VOTO 6: BINDER 100%, OLIVEIRA 100%, PETRUCCI 100%, LEKUONA 100%
Sorpresa dalla perdita di Pol Espargaro, KTM avrebbe dovuto essere più aggressiva nelle sue mosse. Personalmente credo che se sei la KTM e hai buone risorse economiche garantite da uno sponsor importante, nel momento in cui perdi il tuo pilota di punta, devi fare di tutto per prendere il migliore ancora senza contratto, quindi Andrea Dovizioso. I contatti ci sono stati, ma l’approccio di KTM è stato piuttosto timido, nonostante la grande stima di Pit Beirer nei confronti del Dovi. Ma la politica della Casa austriaca è quella di non pagare così tanto i piloti, per investire di più sul progetto. Così ci si è accordati con Danilo Petrucci, che però non sarà nel team ufficiale ma nella squadra satellite Tech3. Cambierà poco, perché Tech3 è una formazione eccellente e, di fatto, è un team ufficiale a tutti gli effetti; Petrucci non è uno che dà peso all’etichetta e sicuramente ha avuto garanzie tecniche nel momento della firma, ma è comunque una scelta quanto meno singolare mettere il pilota più forte nella squadra satellite e non in quella interna. 

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