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Penalizzati soprattutto gli scooter con 10.016 consegne e un -51,1%. Le moto con 4.466 vendite registrano una flessione del -28,6%. Il confronto con lo stesso mese del 2009 che beneficiava di significativi incentivi è decisamente perdente.Anche i “cinquantini” subiscono uno stop nelle vendite con 4.725 pezzi venduti pari a -39,1%.
«Nei primi 10 mesi del 2010 abbiamo perso per strada oltre 100.000 veicoli rispetto allo stesso periodo dello scorso anno e la ripresa della disponibilità di incentivi a partire da novembre non potrà modificare di molto la situazione»- afferma Corrado Capelli, Presidente di Confindustria ANCMA (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori) - «Siamo certi che la nuova campagna che partirà il 3 novembre aiuterà a risalire la china, anche se i mesi di novembre e dicembre rappresentano un periodo di bassa stagionalità. Tuttavia gli sforzi congiunti delle Case e della rete distributiva serviranno a moltiplicare le offerte sul mercato; inoltre la possibilità di siglare i contratti di acquisto entro il 31 dicembre con immatricolazione entro il 31 marzo 2011, costituirà un’ottima base di partenza per la prossima stagione.
Il salone della moto di Milano che apre i battenti oggi costituisce un’occasione di rilancio unica, grazie alle molteplici ed entusiasmanti novità che vengono presentate al pubblico. La voglia di moto non è mai diminuita e lo dimostra lo sviluppo del mercato dell’usato e l’interesse suscitato anche da tutto il mondo che ruota intorno alle 2 ruote: componenti, accessori e servizi dedicati. Se finalmente il ciclo economico ripartirà, il nostro settore sarà pronto a cogliere tutte le opportunità che si presenteranno.»
Il dato progressivo annuo fino ad ottobre registra 285.252 immatricolazioni ed evidenzia una diminuzione del -24%.
Il comparto scooter con 196.703 vendite segna un -27,9%; più moderato il calo delle moto con 88.549 unità pari al -13,7%.L’andamento per cilindrata mette in luce la migliore tenuta degli scooter tra 300-500cc che con 74.282 veicoli e un -14,7% rappresentano il segmento principale. Fortemente ridimensionati i 125cc, con 60.167 immatricolazioni (-36%), ma anche i 150-200cc con 42.991 pezzi (-32,2%) e i 250cc con 17.789 veicoli (-31,9%).
Per quanto riguarda le moto, viene confermato il successo delle maxi: in positivo le 800 -1000cc con 21.920 vendite, pari a +2,2% e notevole incremento per le oltre 1000cc con 23.434 unità pari ad un +10,7%; tale segmento si consolida come il più importante a volume e valore del mercato. Al contrario le medie cilindrate mostrano le maggiori difficoltà: le 600cc con 9.508 pezzi (-41,4%), le 650-750cc con 19.722 (-29,8%) e le 125cc con 6.991 (-17,1%). L’analisi dei segmenti penalizza le naked con 30.818 vendite pari a -28% e le sportive con 10.467 unità (-26,2%); sostanzialmente stabili le enduro stradali con 22.179 pezzi (+0,3%) e le supermotard con 7.896 (+0,7%); in controtendenza le custom con 9.471 unità (+5,5%), ma soprattutto le moto da turismo con 6.352 immatricolazioni (+26,3%).Da gennaio ad ottobre il mercato dei 50cc totalizza 88.549 vendite pari al -13,7%.
La somma totale delle 2 ruote a motore (immatricolazioni + 50cc) arriva a 365.042 veicoli, pari al -21,6% rispetto allo stesso periodo del 2009.
Il mercato europeo delle 2 ruote a motore stenta a riprendersi. La somma di 21 Paesi europei ha registrato nei primo 6 mesi del 2010 un ulteriore calo del -10% rispetto all’anno precedente, quando già si era registrata una contrazione del 25%. La crisi economica, iniziata nell’autunno del 2008, ha ridotto il mercato europeo del 30% e si stima che manchino all’appello quasi 900.000 veicoli.
Nel 2010 in Italia sono stati disponibili per gli incentivi solo 12 milioni di euro, a fronte dei 132 milioni di euro che hanno sostenuto il mercato nel 2009. Di conseguenza si è verificata una contrazione dl mercato pari al 20%. In particolare sono in sofferenza gli scooter di medio piccola cilindrata che subiscono un calo del 30%, mentre reggono meglio le cilindrate da 300 a 500cc (-12,8%).
Situazione meno negativa per le moto che presentano un andamento pari al -12% grazie ad un incremento a 2 cifre per le maximoto (+11%) e un calo delle cilindrate intermedie.
Il mercato europeo resta ad alta competitività e con un prezzo medio superiore a quello registrato in Asia, tuttavia solo misure di sostegno adeguate possono recuperare i volumi pregressi.
La produzione italiana di 2 ruote a motore si attesta intorno ai 480.000 pezzi, di cui 360.000 vengono esportati; mentre le importazioni sono pari a 340.000 unità. Il saldo positivo della bilancia dei pagamenti è di circa 316 milioni di euro.
Dati ANCMA