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Forse stimolato dal filo da torcere che l'anno scorso Dean Harrison e la sua Ducati gli diedero prima di essere costretti al ritiro nella Classic Superbike, quest'anno Michael Dunlop (29 volte vincitore al Tourist Trophy: semplicemente il più grande di tutti i tempi al TT) ha scelto anche lui di correre la Classic Superbike del Manx GP in sella alla stessa moto, una Ducati 916.
Negli ultimi 10 anni "the Bull" era sceso tra le curve del Mountain con il Team Classic Suzuki e con una XR69 (!) poi sostituita da una GSX-R 750 SRAD e peraltro l'anno scorso aveva vinto una gara accorciata di un giro (3 invece di 4) con un best lap a oltre 126 miglia orarie di media, sopravanzando Johnson di oltre 33 secondi e ottenendo la sua quinta vittoria nella categoria. Dunlop si schiererà anche nella Lightweight sulla sua Honda MD Racing RS250 (dove nel 2023 fu costretto al ritiro), ma è il suo eclettismo nella scelta delle moto con le quali partecipare (e vincere!) a stupire, avendo vinto sul Mountain con moto di estrazione e concezione tecnica diametralmente opposte. Dalla Paton alla Honda Fireblade, alla BMW, alla Yamaha R6 e via così, sempre alla ricerca della migliore resa possibile. Cosa potrà quindi fare Michael con la Ducati 916 al Manx GP? Di certo correrà per vincere, come sempre.
Di rilievo anche il fatto che questa 101esima edizione del Manx GP vedrà il ritorno di Conor Cummins, non particolarmente fortunato nell'ultima edizione del TT che ha interrotto per - immaginiamo - non eccelsa competitività della moto, interrompendo anche il lungo rapporto con il Team Padgetts: Cinque anni dopo la sua ultima partecipazione al Classic TT (la precedente formula dell'attuale MGP) Conor correrà la Classic Senior su una Honda 500 alla ricerca della vittoria che gli manca (suo miglior risultato al Manx GP è un secondo posto nella Classic Superbike) e la sua partecipazione segue quella alla Armoy con il team FHO di pochi giorni fa.
Meravigliosa notizia, per gli amanti delle road race, è quella del ritorno in sella di Lee Johnston che purtroppo aveva dovuto rinunciare al TT 2024 (seguito come commentatore TV) a causa di una serie di infortuni: il primo alla North West 200 del 2023 e poi un'altro in una sessione di test in Spagna.