Michelin Power 5 - Power Cup 2 Road & Track

Michelin Power5 e Power Cup2 due novità della casa francese, il primo dedicato a chi usa la moto solo in strada, il secondo per chi vuole divertirsi anche in pista
15 settembre 2020

Michelin ci ha invitato a provare due nuovi pneumatici della famiglia Power, con destinazioni diverse, il nuovo Power 5, un pneumatico studiato per l'uso stradale al 100%, mentre il Power Cup2 è stato sviluppato per chi è solito frequentare i track days.
Il Power 5, pneumatico perfetto per equipaggiare naked e moto da strada in generale, è realizzato con una mescola innovativa che prevede l'utilizzo del nero di carbone e silice in quantità tale da renderlo performante sia su asciutto, ma soprattutto su asfalto bagnato e con temperature anche non particolarmente elevate.
Il disegno degli intagli, che coprono un 11% della superficie del battistrada, garantiscono un drenaggio dell'acqua ottimale, mentre le mescole diversificate tra zona centrale e spalle sfrutta la tecnologia 2CT per l'anteriore e 2CT+ per il posteriore

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La  silice, in percentuale molto elevata è prevista nella fascia centrale del battistrada anteriore, mentre per la parte più esterna delle spalle si utilizza anche nero fumo, questo  perchè difficilmente in caso di asfalto bagnato si riescono a raggiungere angoli di appoggio tali da impiegare questa parte del pneumatico. Il posteriore, sempre bi mescola, utilizza la silice su tutta la superficie, naturalmente con percentuali diverse tra spalla (22,5%) e fascia centrale (55%). 

Nel caso del Power Cup2 le esigenze sono differenti, e pur mantenendo una carcassa realizzata sempre con strati sovrapposti di Aramide e poliestere, e la tecnologia bi mescola 2CT e 2CT+, vede la sua destinazione votata principalmente all'uso in pista rispetto a quello stradale (per la quale è omologata), con un rapporto che arriva a 80/20. Tutto è studiato per raggiungere la massima performance in pista, a partire dal disegno, che prevede solo il 4% di intagli per il pneumatico anteriore e del 5% per quello posteriore.

Tre aree differenti con due mescole diverse ricoprono il battistrada delle gomme, anteriore e posteriore, con percentuali di nero fumo elevate per garantire il grip ottimale e la resa migliore anche a temperature elevate, quelle tipiche dell'utilizzo in pista. 

Come vanno

L'esordio lo facciamo in pista con le Power Cup 2 che vanno ad equipaggiare le moto messe a disposizione dall'Aprilia, rispettivamente Tuono V4 e RSV4 per la pista, Dorsoduro 900 e Shiver 900 per il giro su strada con le Power 5.
Pneumatici freschi di montaggio e freddi, se di freddo si può parlare con i 30° di temperatura dell'aria, ci infiliamo nella scia di Marco Lucchinelli, apripista d'eccezione, che ci accompagna nei primi giri sulla pista Tazio Nuvolari di Cervesina.
Non hanno bisogno di grandi attenzioni le Power Cup 2, entrano in temperatura immediatamente e ne apprezzi sin da subito la rapidità con cui ti portano a centro curva e la sveltezza nei cambi di direzione, aiutati in questo anche da due ciclistiche di gran pregio. Prendiamo le misure e cominciamo a spingere, cercando anche di forzare qualche manovra per vedere la risposta delle Michelin, che non ritardano mai la risposta e offrono un grande grip, soprattutto al posteriore che difficilmente richiede l'aiuto del controllo di trazione.

Ottimo il dialogo dei profili tra anteriore e posteriore, si scende in piega in maniera lineare e si raddrizza allo stesso modo, solo il supporto dell'anteriore in fase di inserimento con i freni in mano ci piacerebbe più sostenuto, ma basta abituarsi e questa leggera incertezza che non mina l'ottimo grip, per divertirsi a lungo, anche perchè il consumo a prima vista sembra piuttosto limitato. Il bello è che a fine giornata è sufficiente riportare i pneumatici alle pressioni stradali, dai 2.4/1.7  consigliati a caldo nell'uso in pista, per tornare a casa belli e soddisfatti.

Arrivato il momento di provare il Power 5 in strada, ci alterniamo con i colleghi in sella alle Shiver e Dorsoduro messe a disposizione da Aprilia per il test Michelin. Come, o forse ancor più delle Power Cup2, questi pneumatici entrano in temperatura in un batter di ciglia, e come per le sorelle pistaiole, si nota immediatamente che profilo e carcassa sono tarati per essere svelti e reattivi, e per questo motivo li preferiamo sulla Shiver rispetto alla Dorsoduro che è rapida e guizzante già di suo. Questa propensione ad essere svelte, consiglia di guidare con traiettorie pennellate e guida fluida, piuttosto che forzare gli ingressi ritardando le frenate, frangenti che possono portare l'anteriore a perdere in precisione, mentre il grip rimane sempre elevato. 
Quanto promesso dalle mescole nel caso ci si trovi a guidare sul bagnato, o l'ottimo drenaggio in caso di pioggia, fortunatamente non possiamo testarlo direttamente, ma dobbiamo fidarci delle parole dei tecnici Michelin, che non hanno di certo trascurato tali aspetti, importanti per un pneumatico che deve garantire prestazioni ottimali tutto l'anno, con il caldo e con il freddo, con l'asciutto ed il bagnato e sprattutto adattandosi a ciclistiche alquanto diverse, garantendo allo stesso tempo, anche un buon confort di guida.

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