Milano: raccolta firme contro il divieto di circolazione per le moto inquinanti

Milano: raccolta firme contro il divieto di circolazione per le moto inquinanti
Rinviato ad ottobre 2025, il divieto riguarderebbe le moto Euro 0, 1 e 2. La raccolta firme partirà il 15 marzo
18 febbraio 2025

Dal prossimo autunno, Milano introdurrà il divieto di circolazione per le moto più inquinanti in Area B, con un impatto significativo sulle moto Euro 0, 1 e 2, e a partire dal 2028 anche per quelle Euro 3. Questa misura, destinata a ridurre l’inquinamento atmosferico, ha suscitato l'indignazione di molti motociclisti, che stanno organizzando una raccolta firme per chiedere un referendum cittadino.

L'iniziativa, annunciata da Lorenzo Gioacchini, fondatore degli Hells Angels Motorcycles Club Milano, prenderà ufficialmente il via il 15 marzo, in occasione del settimo raduno del club. Gioacchini, intervistato da MiaNews, ha spiegato che i promotori della raccolta firme hanno già ottenuto il supporto di consiglieri comunali e cancellieri per la validazione delle sottoscrizioni, e avvieranno anche una raccolta online attraverso i canali ufficialmente consentiti.

La decisione di lanciare questa iniziativa è maturata dopo un incontro in Municipio 3, giovedì scorso, durante l'audizione dell'assessora alla mobilità Arianna Censi. Durante l'incontro, Censi aveva spiegato che il divieto, che si estende a partire dall'autunno, interesserà circa il 3% dei veicoli circolanti, ovvero le moto Euro 0 e 1. Ma secondo Riccardo Truppo, capogruppo di Fratelli d'Italia a Palazzo Marino, la cifra fornita dall'assessora è errata: Truppo, facendo riferimento ai dati Aci, ha sostenuto che le moto Euro 0 ed Euro 1 rappresentano in realtà il 37% dei veicoli in circolazione.

Il politico ha aggiunto che questa misura rischia di avere un impatto devastante sulla mobilità cittadina. “Bloccare queste moto comporterebbe un danno incalcolabile, con migliaia di persone costrette a utilizzare auto o mezzi pubblici, che a Milano non sono sufficientemente efficienti”, ha dichiarato Truppo.

Inizialmente, il divieto doveva entrare in vigore il 1° ottobre 2024 per moto e scooter a due tempi Euro 2 e a quattro tempi Euro 0 e 1. Tuttavia, nel maggio 2024 la giunta di Beppe Sala ha deciso di posticipare l'attuazione del divieto di un anno, fissandolo per ottobre 2025. Questo rinvio, tuttavia, non ha placato gli animi dei motociclisti, che continuano a opporsi alla misura.

Gioacchini ha criticato la decisione della giunta, affermando che si tratti di una strategia per forzare i cittadini milanesi a disfarsi di veicoli ancora perfettamente funzionanti, spesso utilizzati solo nel tempo libero e nei weekend. “Con questa proroga, si spera che i motociclisti vengano costretti a smaltire moto che non utilizzano quotidianamente, in nome di una sostenibilità ambientale che, secondo noi, è solo un pretesto", ha dichiarato Gioacchini. "Sarà il voto popolare a decidere se Milano seguirà davvero queste politiche di mobilità o se i cittadini si risveglieranno con l’amara sorpresa che le scelte sono state fatte senza tener conto delle reali esigenze della città".

L’iniziativa dei motociclisti si inserisce in un contesto di crescente discussione sulle politiche di mobilità in città, che stanno dividendo l’opinione pubblica e mettendo in luce il difficile equilibrio tra le necessità di tutela ambientale e le esigenze di una parte consistente della popolazione urbana.

Naviga su Moto.it senza pubblicità
1 euro al mese

Argomenti