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EICMA, l’Esposizione Mondiale del Motociclismo, seguirà con un inviato speciale la Manifestazione Milano–Taranto, giunta ormai alla sua 28esima edizione. Il percorso prevede 6 tappe: si parte il 7 luglio a mezzanotte dall’Idroscalo di Milano per poi fermarsi a Castenaso (BO), Santa Maria degli Angeli (PG), Isernia, Potenza ed infine l’arrivo a Taranto il 12 luglio.
Quest’anno l’evento conta 180 partecipanti tra italiani, tedeschi, austriaci, svizzeri, inglesi e addirittura cinesi! Inoltre, sarà presente un certo numero di motociclisti detti “assaggiatori”, che avranno il compito di giudicare le specialità gastronomiche assaggiate lungo il percorso, che affronteranno in sella a moto più contemporanee. Diversissimi saranno i mezzi scelti per l’occasione, divisi nelle classi: “Storica”, “Sport” e “Gloriose”. Si va da una Victoria KR 6A 600cc del 1927, fino all’MV Agusta Brutale del 2013 passando per i sidecar degli anni ‘60 e le classiche Vespa.
Da non dimenticare tra i partecipanti la presenza di Vito Ciracì e Cosimo Vaccarelli, centauri delle vere Milano-Taranto anni ‘50 assieme al “giovincello” Gianfranco Bonera vice campione del mondo 1974. L’inviato di EICMA seguirà tutta la manifestazione raccontando i personaggi, le moto leggendarie, i luoghi, le bellezze storico-paessaggistiche patrimonio della nostra Italia, il viaggio, le storie e la passione attraverso i canali social ufficiali di EICMA. Per seguire e commentare l’evento in diretta si potrà usare l’hashtag #EICMAMITA2014.
Le maratone e le sfide verso l’ignoto, degli amanti del motore, nascono a inizio secolo e si consolidano con varie terminologie circa cento anni fa, perfezionandosi nel 1937 con la prima mitica Milano-Taranto, la vera ed unica manifestazione motociclistica che si effettuerà sempre in crescendo fino al 1956 . Interrotta per una serie di vicissitudini nel 1957, la manifestazione viene riportata in auge nel 1987 grazie allo sforzo del Moto Club Veteran “San Martino” capitanato da Franco Sabatini che, da quel giorno con il suo staff, riesce a riunire centauri di tutte le età e da tutto il mondo in sella alle proprie moto d’epoca, che hanno fatto la storia del motociclismo italiano. Proiettare la corsa nei nostri anni significa interpretare in chiave moderna il mito della moto tra maratona, cultura, gastronomia, arte, spettacolo e territorio.