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Un singolare caso di scomparsa sta tenendo in apprensione la comunità di Trebisacce, in provincia di Cosenza. Gaetano Adduci, 37 anni, è svanito nel nulla nella mattinata di martedì 31 dicembre dopo essere partito in moto per raggiungere la fidanzata a Falconara Albanese. Secondo le informazioni diffuse sui social da un amico, Adduci è uscito dalla sua abitazione a Trebisacce intorno alle 10:00 in sella alla sua Kawasaki Ninja 650 di colore verde e nero, targata FH16869 per recarsi dalla fidanzata. Al momento della scomparsa indossava una giacca da moto nera e pantaloni multicolori. Un elemento che rende il caso ancora più misterioso è la telefonata effettuata dal 37enne alla madre intorno alle 13:30, durante la quale avrebbe affermato di essere giunto a destinazione. In realtà, come poi emerso, non è mai arrivato a Falconara Albanese.
"Siamo in apprensione per mio cugino Gaetano Adduci, scomparso da ieri. Un inizio di 2025 davvero difficile, ma ci auguriamo di poter trovare presto notizie positive", ha scritto il cugino sui social network, esprimendo gratitudine per il supporto ricevuto dalla comunità.
L'amministrazione comunale di Trebisacce si è mobilitata condividendo l'appello su Facebook e invitando i cittadini a partecipare alle ricerche.
Chiunque abbia informazioni utili può contattare i numeri 347/2689080 o 0981/58524, oppure rivolgersi direttamente alle forze dell'ordine.
Nel frattempo sono emersi nuovi dettagli nelle ultime ore. A quanto pare, secondo un'attività di soccorso dell'ANAS, Adduci avrebbe richiesto l'intervento per un guasto alla moto. Secondo quanto riportato, il 37enne di Trebisacce sarebbe stato portato alla stazione di Lamezia Terme intorno alle 14:30 – 15:00. Potrebbe trovarsi ancora a Lamezia oppure, secondo un ultimo avvistamento, essere in località Mirto.
Poco dopo le 16.00 del 2 gennaio arriva la buona notizia: Gaetano Adduci sta bene e si è presentato spontaneamente presso il Commissariato di Roma. Non sono ancora chiari i motivi del suo allontanamento né tantomeno perché si trovi nella Capitale, ma già in tarda mattinata aveva telefonato alla madre per rassicurarla.