Mobilità sostenibile (Pums), Milano apre alle due ruote

Mobilità sostenibile (Pums), Milano apre alle due ruote
Il nuovo PUMS (Piano urbano mobilità sostenibile) di Milano prevede aumento delle zone 30 km/h, più mezzi pubblici e spazio anche allo scooter sharing
24 febbraio 2015

Punti chiave

Quando sarà totalmente attuato, il PUMS ridurrà del 25% il traffico nelle zone a velocità moderata, aumenterà la velocità del trasporto pubblico del 17%, il traffico vedrà il decremento della congestione dell'11% e la riduzione delle emissioni di gas a effetto serra arriverà al 27%. Sono questi gli obiettivi del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS) illustrati dall'assessore alla Mobilità e all'Ambiente Pierfrancesco Maran alla Giunta milanese. Il documento è frutto di un confronto aperto con la città e con gli enti coinvolti avviato nel 2013 ed è stato redatto sotto la supervisione di un Comitato Scientifico. Il piano è destinato a ridisegnare la mobilità di Milano nei prossimi 10 anni e ridefinisce i confini della Città metropolitana andando a servire e collegare ampie zone extraurbane.

 

Pierfrancesco Maran
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«Il Piano non è una scatola chiusa – ha detto l’assessore Maran -, ma può essere ancora arricchito grazie al contributo che le associazioni di categoria, comitati, cittadini e consiglieri comunali vorranno apportare nei prossimi 60 giorni».
Dopo la delibera di presa d’atto della Giunta, la prossima settimana il documento, insieme al rapporto ambientale e alla sintesi tecnica, verrà messo a disposizione per 60 giorni sul sito del Comune di Milano e di Regione Lombardia, in modo che chiunque possa prenderne visione e presentare le proprie osservazioni. Allo scadere dei 60 giorni il PUMS verrà adottato in Consiglio Comunale con le eventuali modifiche apportate. Il Piano verrà nuovamente messo a disposizione per altri 60 giorni per le osservazioni sui contenuti, per poi essere approvato definitivamente dal Consiglio Comunale.

Va ricordato che i principi del piano decennale – periodo dal 2015 al 2025 - erano state deliberati dalla giunta milanese nel 2013. Questi sono poi stati sviluppati dall'Agenzia mobilità ambiente e territorio che ha prodotto uno studio articolato al Comune di Milano.

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