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Dopo un lungo periodo in cui i monopattini elettrici sembravano una soluzione per la micro mobilità urbana e sebbene il non sono stati pochi (alcuni molto validi) i motivi per criticare questa forma di mobilità, il nuovo codice della strada sembra aver decretato la fine di questo capitolo. Ma è davvero così? Da un lato la questione assicurativa: il problema è che la norma si rifà agli standard delle RC delle auto/moto scontrandosi con il fatto che si tratta di velocipedi. Poi il casco, le società di sharing non sanno dove metterlo per garantirne l’utilizzo da parte degli utenti. Infine la targa che non può essere realizzata nelle misure standard abituali e quindi si attende un decreto attuativo specifico.
Andrea Giaretta vicepresidente di Assosharing dichiara: "Molti utenti ci chiedono se i mezzi siano conformi alle nuove regole, o se basti il casco per circolare in sicurezza. Noi da sempre lo incentiviamo e spesso durante i nostri eventi abbiamo regalato caschi agli utenti, ma la norma ne impone l'obbligo e noi non possiamo né fornirlo né garantire che venga utilizzato. E questo semplicemente perché il monopattino è un mezzo che non prevede seduta e di conseguenza un bauletto. Un supporto del genere invaliderebbe l'omologazione del mezzo. A tutto ciò si aggiunge l'impossibilità di garantire le norme igieniche necessarie e offrire un casco delle dimensioni giuste. Ricordo inoltre che dall'introduzione nel 2021 del limite di velocità a 20 km/h, negli ultimi tre anni il tasso di mortalità è pari allo 0" sul tema dell’assicurazione dichiara: "Partiamo dal presupposto che i monopattini in sharing prevedono già una copertura assicurativa dall'ultima riforma del codice della strada quello che crea confusione, però, è il fatto che la norma si rifà agli standard delle RC auto, ignorando che i monopattini sono velocipedi e non auto. La Corte Europea dice chiaramente che non si può avere una RC Auto per i monopattini" infine: "Ci aspettiamo un decreto attuativo specifico che preveda un supporto per il contrassegno, proporzionato alla misura del mezzo e che non sporga dalla sagoma del mezzo mettendo in pericolo l'utente"