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Seconda - e molto probabilmente ultima, ma non si sa mai... - puntata del nostro viaggio tra le moto in vendita in altri mercati e che a giudizio assolutamente sindacabile e soggettivo di chi scrive possono incuriosire anche i motociclisti nostrani. Alcune di queste le conosciamo bene ma sono state sfrattate dalle nostre strade da norme ecologiche e/o segmenti in caduta libera nel gradimento del pubblico, per altre abbiamo qualche speranza di vederle apparire nelle vetrine delle nostre concessionarie, per altre ancora - nel caso fosse scattata la scintilla - non possiamo che allargare le braccia e sperare.
Una precisazione sui prezzi: sono quelli, ovviamente convertiti in euro, dei mercati dove queste moto sono in vendita ma ciò non vuol dire che possano essere direttamente paragonabili a quelli di moto simili in vendita da noi o, peggio, ipotizzare che se il modello venisse importato in Italia avrebbe la medesima quotazione di listino che ha, ad esempio, in India. Troppe le differenze di mercato, tassazione e logistica che possono determinare tra mercato e mercato forbici di prezzo anche ampie per modelli omologhi.
Come nella precedente rassegna, anche qui per ognuna delle moto vi sottoponiamo - quando possibile - anche il link al listino italiano della Casa produttrice e al modello usato o nuovo che potrebbe essere in qualche modo assimilabile.
Harley-Davidson Iron 883
Tante le ragioni che hanno portato all'assenza dai nostri listini di tutta la famiglia piccola (di 883 e 1200 cc) raffreddata ad aria di Harley-Davidson, tra questi la riorganizzazione della gamma, gli investimenti necessari per portare un motore non più giovanissimo verso il traguardo della normativa Euro 5 e sopratutto l'ingresso delle nuove Sportster S e Nightster 975 dotate dei nuovi motori raffreddati a liquido, molto più potenti ed evoluti. Agli orfani (e nostalgici) delle mitiche Sportster dotate del motore ad aste e bilancieri con raffreddamento ad aria (layout praticametne immutato dal 1957) segnaliamo che negli Stati Uniti è ancora in vendita, e anzi è stata rinnovata nelle colorazioni per il 2022, la Iron 883, dotata bicilindrico da 54 cavalli e 73 Nm a 3750 giri assistito da un cambio a 5 rapporti unito a una ciclistica classica, con doppio ammortizzatore posteriore e forcella telescopica tradizionale da 39 mm. Costa, negli U.S., una base di 10.749 dollari cui aggiungere accessori, tasse e ABS. Sui nostri annunci dell'usato le versioni più recenti spiccano quotazioni attorno ai 10.000 euro, indicativamente.
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Janus Motorcycle Halcyon 450
Dal cuore dell'Indiana (USA) arriva una moto artigianale ma costruita da un'azienda che si è pazientemente costruita un seguito piccolo ma solido, la Janus Motorcycle progetta e realizza artigianalmente in proprio le sue monocilindriche che si rifanno alle moto delle prime decadi del '900 ma che sfruttano componenti contemporanee affidabili e moderne. Tra tutta la loro produzione abbiamo scelto la Halcyon 450 per ragioni, speriamo, condivisibili: è il modello con prestazioni più robuste e il motore potrebbe essere ipoteticamente omologabile Euro 5 dato che è la stessa unità a iniezione eletronica e 4 valvole per cilindro in dotazione alle SWM. Detto questo, il fascino di una moto come questa potrebbe colpirvi al cuore e allora sappiate che la dotazione prevede freni Brembo e gli ammortizzatori sono degli IKON, la potenza è di 30 cavalli a 7.500 giri e il peso si aggira sui 204 kg. La Halcyon è il modello più costoso di Janus Motorcycle e (personalizzazioni a parte) sono necessari 13.500 dollari (12.800 euro), ovviamente negli Stati Uniti.
Honda CB 350RS
È una proposta indiana in un segmento dove nel subcontinente si fanno volumi da noi impensabili, quello delle medie economiche ma che già guardano con interesse a dotazioni più curate e prestazioni globali interessanti. La Honda CB 350RS è la sorella della H'Ness 350, entrambe costruite in India con la RS che si distingue per pneumatici più larghi con il posteriore che diventa un 150/70, un manubrio più basso, pedane più arrestrate, indicatori di direzione a LED e, in generale un look più da scrambler sottolineato dai soffietti alla forcella. Il monocilindrico di 350 cc eroga 21 cv a 5.500 giri e una coppia massima di 3 kgm a 3.000 giri, il cambio è a 5 rapporti, mentre il peso è di 179 Kg. Non manca l'ABS a doppio canale, la strumentazione analogica/digitale, impianto illuminazione a LED e navigatore Turn-by-Turn. Nessun cenno concreto - al momento - riguardo l'esportazione in Europa, tuttavia da noi potrebbe fare concorrenza a un best seller di categoria come la Royal Enfield Meteor 350 o alla Benelli Imperiale 400, come del resto avviene in India dove la CB 350RS costa circa 2.500 euro.
Kawasaki KLR 650
La Kawasaki KLR650 è l'erede della gloriosa KLR 600 degli anni '80 che resiste come un baluardo delle moto dual sport e pronte a tutto che affondano le proprie radici nel periodo d'oro delle Enduro monocilindriche. L'attuale KLR 650 in vendita negli USA ha l'iniezione elettronica, ruote a raggi da 21 e 17 pollici, ABS opzionale, cupolino regolabile e pesa circa 208 chili in ordine di marcia. Sono disponibili tre versioni, ad allestimenti via via più completi e adatti ai viaggi. La versione standard costa 6.699 dollari (6.350 euro), la Traveler 7.299 dollari, la Adventure 7.699 dollari (7.300 euro), ma si può andare ancora oltre aggiungendo accessori come ABS e prese USB, cui vanno aggiunte le tasse statunitensi.
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Suzuki GSX-R750
C'è bisogno di aggiungere altro? La moto che nel 1985 ha riscritto i dettami delle sportive, in commercio da quasi 40 anni evoluta e affinata fino alla versione che è ancora in listino negli Stati Uniti a 12.699 dollari (ma aggiungete pure altri 600 dollari di tasse). Gestibile - anche su strada - come una 600 ma rispetto a queste molto più potente e vigorosa ai medi regimi o, se volete, meno impegnativa di una 1000; la Suzuki GSX-R750 è uscita dai listini italiani da diversi anni e l'ultima evoluzione del 2017 vantava 150 cavalli ed è praticamente lo stesso modello attualmente in vendita oltreoceano, con doppia mappa motore, forcella Showa BPF, freni Brembo e peso di 190 kg. Potrebbe ancora essere godibilissima anche in Europa ma la classe 750 è scomparsa, sostituita dalla 1000 e più cc sempre più dedicata però alla pista per costi e prestazioni, mentre il margine inferiore delle supersportive, rappresentato dalle 600 cc quattro cilindri, si avvia anch'esso verso l'estinzione condannato da norme antiquinamento non favorevoli alle performance e da un mercato che non premia come una volta le supersport. Nei nostri annunci la trovate a quotazioni che variano molto in base all'anno di immatricolazione e alla versione, ma per le più recenti mettete in conto una spesa di circa 7.000 euro.
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Yamaha SR 400
La piccola classica monocilindrica a due valvole immutata, a parte poche concessioni alla modernità, dal 1978 è ancora in listino in Thailandia. La Yamaha SR400 da noi apparve per breve tempo ma poi sparì dai radar a partire dal 2017: resta il modello più venduto e longevo della Casa dei tre diapason, apprezzato anche per essere una tela bianca sulla quale ognuno può ricavare la propria special. Nulla di impressionante per il motore, capace di 24 cavalli ma affidabilissimo, robusto e generoso come solo i monocilindrici due valvole sanno essere; porta a spasso 175 kg ed è privo di avviamento elettrico. Costa in Thailandia l'equivalente di 7.840 euro, mentre nei nostri annunci la trovate tra i 4.000 e i 5.000 euro.