Moto, consigli per gli acquisti: 8 moto super sportive usate sotto i 10.000 euro

Moto, consigli per gli acquisti: 8 moto super sportive usate sotto i 10.000 euro
Una proposta di otto modelli supersportivi, da pista ma alcuni pensati sopratutto per la guida su strada, di qualità, ma non troppo "anziani" e costosi
13 luglio 2020

Si possono fare buoni affari cercando moto super sportive usate?
Certo che sì, ma la tipologia è certamente fra quelle più a rischio per via dell'eventuale uso in pista che sollecita la meccanica notevolmente di più che su strada.

Una ragione in più per guardare alle offerte delle concessionarie che generalmente offrono una garanzia. E' anche vero che un uso in pista lo si nota anche dall'usura di alcune componenti, vedi i dischi freno o la trasmissione finale, oltre che dai ai giochi di trasmissione o dalla rumorosità meccanica, oppure dal funzionamento del cambio o della frizione.

Ma è pur vero che lo standard qualitativo delle supersportive dell'ultimo decennio (nella nostra selezione non siamo arretrati oltre il 2012) è molto elevato ed eventuali piccole magagne relative a qualche modello sono note.

Le moto che trovate qui sotto sono solo una selezione di quelle che sono disponibili negli annunci dell'usato di Moto.it, una proposta per partire con la propria ricerca personale.
La soglia di prezzo va dai 9.000 ai 10.000 euro.

 

Aprilia RSV4 RR/Factory (2012-2015)

Nella nostra prova scrivevamo che “l'Aprilia RSV4 è, oggi come oggi, il riferimento della categoria in termini di qualità elettroniche e di guidabilità. Difficile trovarle difetti se non quello della dimensione che costringe i più alti a posizioni di guida piuttosto sacrificate. Del resto, essendo una moto nata per dare il meglio di sé in contesti dove l'altezza del pilota è un punto a sfavore, non poteva che essere così”.

A meno di 10.000 euro si trovano nelle offerte dell'usato modelli RR e Factory che spaziano dal 2012 al 2015. Questa Aprilia è molto interessante per la dotazione dei controlli elettronici e per le prestazioni.

 

BMW S1000RR (2012-2015)

La prima super sportiva a quattro cilindri 1000 BMW ha visto un primo ritocco nel 2011, mentre per il model year 2015 ha visto un salto evolutivo più importante. Oltre alle novità estetiche anche il potentissimo quattro cilindri in linea è stato oggetto di cure.

È stata riprogettare da zero la testa, così come i condotti di aspirazione e scarico, l’air box è stato rivisto. L'impianto di scarico, oltre a cambiare esteticamente, ha perso 3 kg di peso. Le modifiche hanno permesso un incremento della potenza di 6 cv, fino alla soglia dei 200, 199 cv per la precisione. Il peso dichiarato in ordine di marcia è sceso a 204 kg, Race ABS incluso. E' buona la disponibilità nell'usato.

 

Ducati SuperSport 939 (2017)

Impossibile trovare super sportive Ducati abbastanza recenti che costino meno di 10.000 euro. Per questo abbiamo preferito guardare alla sportiva stradale SuperSport 939, una proposta molto recente (è del 2017 e anche i modelli in offerta negli annunci si trovano a partire da quella annata) e con i semi manubri non impaccatissimi.
E' una Ducati per chi non cerca gli estremismi della Panigale, per chi la pista magari la sogna però la vede un paio di volte l’anno, e invece preferisce godersi la bella guida sui passi di montagna. Non necessariamente con indosso la tuta di pelle, magari con ambizioni equidistanti fra il turismo e lo sport, ma con l’obiettivo preciso di divertirsi nella guida.

Il suo motore Testastretta 11° eroga 113 cavalli di potenza e il peso è di 184 kg a secco.

 

Honda CBR 1000 RR (2012-2016)

Fino al 2014, di CBR Fireblade ne sono state vendute in Europa 220.000. Fra il 2012 e il 2016 la 1000 Honda ha visto cambiamenti non radicali. Ma sempre con una grande cura costruttiva. Dove la sportiva giapponese ha segnato il passo in quel periodo è stato nella dotazione elettronica, inferiore alla concorrenza.

Sul modello del 2014 la potenza è salita di 3 cavalli, fino al limite dei 181 cv a 12.250 giri.
Fra i pregi del modello di quell'anno indicavamo la dotazione ciclistica e la guida intuitiva. Tra i difetti la mancanza controllo trazione e l'ABS non disponibile all'epoca in Italia. Tra gli annunci anche esemplari del 2015.
 

Kawasaki Ninja ZX-6R 636 (2019)

Una autentica super sportiva di media cilindrata, di qualità e con pochi mesi di vita all'attivo. E' la ZX-6R “636”, una cilindrata che Kawasaki ha fatto propria nel lontano 2002. Dopo un periodo in cui la piccola Ninja era tornata ad un solo modello da 600 cc, ad Intermot 2012 Kawasaki ha resuscitato la cubatura 636. Che per il 2019 (anno a cui si riferiscono gli annunci sotto la soglia dei 10.000 euro) si è rifatta un po’ il look, ha rifinito qua e là qualche dettaglio, e si è ripresentata per andare a solleticare l’appetito degli amanti delle 600 sportive, orfani da ormai troppo tempo di novità da sognare.

Il motore, omologato Euro 4, eroga ben 130 cavalli (136 con l'air-box in pressione). La Ninja 636 ha il controllo di trazione KTRC regolabile su tre livelli e il pacchetto elettronico comprende anche l’ABS intelligente KIBS, senza funzionalità cornering ma pensato per la guida sportiva anche in pista, e la possibilità di scegliere fra due Power mode che offrono rispettivamente potenza piena o ridotta a circa il 65% del totale. Novità 2019 è il quickshifter KQS, attivo solo in innesto e sopra i 2.500 giri, di tipo contactless per migliorare l’affidabilità rispetto ai sistemi tradizionali. Il telaio perimetrale è in lega di alluminio e il peso dichiarato in ordine di marcia è di 196 kg.

 

MV Agusta F3 800 (2015)

Come per Ducati non abbiamo considerato nella ricerca le MV F4, perché le si trova con molti anni sulle spalle se il prezzo deve essere inferiore a 10.000 euro.

Le F3 800 si trovano invece con modelli immatricolati nel 2015. Tra l'altro a partire dal 2014 la F3 800 monta di serie l'ABS, mentre da quell'anno è migliorato al software di gestione del motore (vedi la risposta del ride by wire) e del Quick Shift. Ricordiamo che la potenza è dichiarata in 148 cv a 13.000 giri e il peso è di 173 kg a secco.
 

Suzuki GSX-S 1000F (2017)

Ancora una sport touring al posto di una super sportiva, anche se nel caso della GSX-S 1000F la parentela con una supersport di lignaggio è tanta visto che in parte deriva dalla eccellente GSX-R 1000 K5.

Il quattro cilindri fornisce la potenza di 146 cavalli a la coppia massima di 11 kgm. Telaio a doppio trave e forcellone – tutto il lega di alluminio - derivano dalla GSX-R 1000 del 2015, con quote che privilegiano ovviamente la guida stradale, e ci sono sospensioni completamente regolabili. La protezione aerodinamica c’è, relativamente parlando: bisogna accucciarsi un po’ per togliersi dall’aria, ma se non siete degli spilungoni così facendo si gode di una zona relativamente calma. L'offerta nell'usato comprende modelli recenti, del 2017.

 

Yamaha YZF-R1 (2012-2014)

Una super sportiva dal grande appeal e da un'estetica ancora attuale, La Yamaha R1 del 2012 (vanno da quell'anno al 2014 gli annunci con prezzi fra i 9.000 e i 10.000 euro) ricevete nell'occasione un leggero lifting estetico ma soprattutto un controllo di trazione per sfruttare al meglio il suo 4 cilindri a scoppi irregolari per godere in pista - alla grande - tutta la sua potenza di 182 cavalli a 12.500 giri (la coppia massima è di 115,5 Nm a 10.000 giri).
Tra le lacune rilevate all'epoca, il calore che arriva al sottosella e la mancanza dell'ABS. Tra i pregi, invece, la funzionalità del controllo di trazione, le prestazioni offerte dal motore (soprattutto ai medi regimi) e le finiture.

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