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Sono i primi anni Venti del secolo scorso: per le strade di Borgomanero, nel Novarese, iniziano a sfrecciare le “Rosse Galloni”. Erano opera di Alberto Galloni, un tecnico della Breda, originario del cremasco e trasferito a Borgomanero negli anni precedenti al primo conflitto mondiale.
Dopo la guerra, nel 1919 Galloni trasforma la sua azienda meccanica, che produceva materiale bellico, in casa motociclistica e inizia la realizzazione in serie prima di una due tempi di piccola cilindrata e successivamente, nel 1921, di una bicilindrica da 500 cc. Sono i primi passi della veloce ascesa di un marchio che tra le due guerre raggiungerà importanti risultati. Galloni credeva fermamente nei record di velocità come mezzo di affermazione del valore delle proprie moto e così, già alla fine del 1921, il pilota Gino Zanchetta alla guida di una Galloni 750 ottiene il primato italiano del chilometro lanciato con una media di 132,352 km/h. Tra il 1925 e il 1926 arriva anche il trionfo al IV Circuito motociclistico d’Italia categoria 250 e il pilota Alfredo Panella nel 1926 conquista il titolo di campione d’Italia per la casa di Borgomanero.
Una parabola breve, purtroppo, quella di Galloni, che va in crisi già negli anni Trenta: l’azienda chiuderà definitivamente i battenti prima del secondo conflitto mondiale. Ma a distanza di oltre cento anni il marchio Moto Galloni è pronto a risorgere grazie alla passione di tre imprenditori italiani.
Alla imminente Milano-Taranto, la celebre rievocazione storica di una delle più importanti gran fondo motociclistiche, parteciperanno infatti due prototipi di un nuovo modello che prende il nome di Saetta: una “sottocanna” mossa da un moderno powertrain full electric.
Sotto le spoglie di una motocicletta dal sapore retro, che ripropone lo schema classico con il serbatoio appeso sotto alla direttrice principale del telaio rigido e la forcella anteriore a parallelogramma, trovano posto infatti una batteria da 4,2 KWh e un motore in-wheel. Le Saetta che parteciperanno all’evento saranno declinate in due versioni: una Sport con un motore da 6 KW di potenza continua e una Touring con un propulsore da 3,5 KW. Grazie alla semplicità della struttura del veicolo il peso della Saetta è contenuto in poco più di 120 kg in ordine di marcia e l’autonomia può superare i 150 km.
La Saetta Sport parteciperà alla gara guidata da Giuseppe De Agrò, uno dei soci della nuova Galloni, con l’obiettivo di compiere tutto il tragitto della maratona senza mai effettuare un cambio di batteria. La versione Touring seguirà invece la manifestazione guidata di tappa in tappa da un diverso personaggio del mondo delle due ruote.
Il Patròn della Milano-Taranto Franco Sabatini, scomparso nel 2020, aveva un desiderio: vedere una moto a propulsione elettrica affrontare una prova impegnativa come questa, attraversare in pochi giorni tutto lo stivale a zero emissioni. Questa edizione potrebbe realizzare questo suo sogno. L’appuntamento è per domenica 2 luglio al Parco di Novegro dal quale, a mezzanotte in punto, prenderà il via la Milano-Taranto 2023.