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La nuova Moto Guzzi Audace si riconosce dal frontale, reso leggero stilisticamente dal gruppo ottico circolare e dalla presenza del parafango in carbonio montato su una forcella priva dei cannocchiali di copertura. Non ci sono cromature, ogni dettaglio meccanico a vista è scuro. Netto il contrasto con il colore che la fascia lateralmente e che fa scoprire numerosi dettagli. Come il puntale sottocoppa, la griglia metallica del radiatore e lo scarico corto a megafono. Modificati anche i fianchetti laterali, alleggeriti come il supporto pedana passeggero. Spariscono le pedane a piattaforma, presenti su tutte le altre sorelle come il comando del cambio a bilanciere per lasciare spazio a pedane più sportive, avanzate e al classico pedale del selettore del cambio.
Particolarmente curata la sella, rivestita con skai alcantara dalle cuciture rosse a vista, ribassata nella seduta e integrabile con uno strapuntino per il passeggero. Nuovo anche il manubrio drag bar, che, grazie alla posizione avanzata delle pedane e al diverso piano di seduta della sella, determinano una posizione di guida più allungata e dominante. Si fanno notare i coperchi valvole bruniti, gli ammortizzatori posteriori dotati di serbatoio del gas separato e le ruote in lega personalizzate con il logo Moto Guzzi, i minimali specchietti.
L'Audace sembra caricata sul retrotreno, lasciando l'impronta del suo pneumatico posteriore oversize 200/65. La generosità del bicilindrico a V di 90° da 1400 cc made in Mandello è proverbiale e sull'Audace, grazie al nuovo impianto di scarico riprogettato nella fluidodinamica, ha guadagnato nuovo vigore agli alti regimi.