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Era il 1968 quando Joe e Mike Berliner, importatori statunitensi Moto Guzzi, credono a tal punto nelle potenzialità della V7 da convincere i vertici del Dipartimento di Polizia di Los Angeles a prendere in considerazione la bicilindrica trasversale "Made in Mandello" per i loro ufficiali motociclisti. I ragazzi dell'LAPD non tardano ad apprezzare le doti di maneggevolezza e accelerazione della moto italiana mentre i meccanici dell’assistenza tecnica sono entusiasti dei vantaggi offerti dall’architettura a V trasversale di 90° che, per le sue caratteristiche di accessibilità e razionalità meccanica riduce drasticamente i tempi di manutenzione ordinaria e straordinaria. Incassato il consenso di conducenti e meccanici, Moto Guzzi entra nel ristrettissimo novero delle case motociclistiche invitate, nel novembre dello stesso anno, a partecipare alla selezione per l’assegnazione di un lotto di dieci unità.
I numeri non sono certo elevatissimi ma il prestigio sì, e così a Mandello allestiscono una V7 con una cilindrata maggiorata a 750cc equipaggiandola con parabrezza, borse, luci supplementari, radio e sirena. Nasce la V7 Police (nella foto d'apertura) che nei durissimi test di selezione sbaraglia la concorrenza nazionale, inglese e giapponese vincendo una commessa storicamente appannaggio Harley-Davidson.
Le dieci unità vengono allestite a Mandello sotto gli occhi del sergente Scotty Henderson, inviato da Los Angeles per supervisionare la produzione sulla quale sono state introdotte alcune modifiche, quali il cavalletto laterale azionabile da seduto, la leva del cambio a sinistra, il parabrezza antiproiettile in Lexan. ”A Mandello avevo carta bianca, potevo decidere qualsiasi modifica e la moto l’ho vista nascere letteralmente davanti ai miei occhi” commentò successivamente Henderson.
Nell’estate del 1969 le Moto Guzzi V7 Police entrano nella flotta delle oltre quattrocento moto della polizia di Los Angeles diventando le preferite dai poliziotti più giovani
Nell’estate del 1969 le Moto Guzzi V7 Police entrano nella flotta delle oltre quattrocento moto della polizia di Los Angeles diventando le preferite dai poliziotti più giovani. Segno che la strategia dei fratelli Berliner stava iniziando a dare i suoi frutti, sia per il fioccare di nuove richieste dalle polizie americane (in primis California Highway Patrol - i celeberrimi CHiPs) sia per la curiosità che queste nuove moto iniziano a suscitare tra i motociclisti yankee.
L’eco del successo statunitense giunge in Europa attraverso la stampa specializzata consolidando l’immagine di successo della V7, appena rinnovata con la versione 750 Special. La curiosità di appassionati e concessionarie si fa sempre più forte, tanto da convincere la direzione a lanciare nella primavera del 1970 la V7 750 California, profondamente modificata rispetto alla V7 Special: dal serbatoio al cruscotto, dalle pedane al manubrio a “corna di bue”, dalla sella al cavalletto.
Sotto il profilo tecnico, la California si differenzia dalla Special per la presenza dell’ammortizzatore di sterzo, per la coppia conica (8/37 al posto di 8/35) e per i silenziatori a “botticella”. In sintesi la nuova V7 California eredita l’allestimento estetico della V7 Police la quale, grazie alla crescente diffusione sulle strade californiane, sostiene le vendite della V7 Ambassador, versione della California per il mercato americano.
Al salone del Ciclo e Motociclo di Milano del 1971 Moto Guzzi presenta la V850 California, che eredita tutte le evoluzioni tecnologiche progettate da Lino Tonti sul motore della V7 Sport (quali ad esempio i carter rinforzati) ma con cilindrata maggiorata a 844cc. In questa configurazione il bicilindrico di Mandello raggiunge ben 64 CV a soli 6500 giri, imponendosi come riferimento assoluto della categoria per potenza, prestazioni e affidabilità.
Dalla V7 Sport la V850 California eredita anche il cambio a cinque marce, il doppio freno a tamburo anteriore e gli ammortizzatori regolabili. La moto, dotata di una spiccata personalità estetica oltre che tecnica, conquisterà un grande successo in tutti i mercati, da quello statunitense (nel quale viene venduta sotto il nome di Eldorado 850) a quelli tedesco e francese, arrivando nel 1974 a stabilire un record di oltre dodicimila unità vendute, delle quali quattromila in America. Numeri che danno ancora più impressione se considerati alla luce dello scenario congiunturale intricato dalla crisi energetica, dall’ascesa delle case motociclistiche giapponese e dal declino dell’industria motociclistica inglese.
Nel 1975, dopo oltre 100.000 unità prodotte tra V7 e V850, Moto Guzzi lancia la nuova serie 850 T3 – 850 T3 California, la prima introdotta sotto la nuova gestione De Tomaso divenuta subito famosa per l’innovativa frenata integrale. Antesignana di soluzioni oggi adottate da diverse altre case, la frenata integrale brevettata da Moto Guzzi consentiva di ridurre gli spazi d’arresto e migliorare la stabilità. Il motore diventa più potente ed ecologico: la potenza sale a 68 cavalli e, in anticipo di quasi vent’anni sulle normative europee, è dotato d’impianto di ricircolo dei gas incombusti nel motore.
Lo stile, sviluppato sul telaio della V7 Sport, è più moderno e compatto rispetto alla precedente V850 California, con serbatoio e sella integrati come vuole la tendenza stilistica del periodo. Il mercato però è stato nel frattempo conquistato dalle giapponesi, limitando il successo della California che in questa versione si ferma a circa quattromila unità prodotte.
Il rilancio avviene con la California II. La cilindrata sale a quota 1000 (948.8cc, per la precisione) portando con sé diversi layout dei gruppi termici, che diventano squadrati. Rispetto alla T3, la California II differisce anche nei cerchi (in lega), silenziatori, parafango anteriore, fianchetti laterali e strumentazione. La California II ottiene un ottimo successo commerciale con oltre diecimila unità prodotte grazie anche all’eccellente rapporto qualità/prezzo: nel 1981, con un prezzo pari a 6.075.000 Lire (3142 euro), la California II è la moto da 1000 cc meno costosa presente sul mercato italiano.
Il concetto di design cambia radicalmente con la California III: il nuovo modello perde completamente i legami stilistici con le precedenti T3 e California II, introducendo una linea dichiaratamente custom imperniata sul nuovo serbatoio a goccia da venticinque litri con i fianchetti raccordati e doppia sella separata, dotata di schienale per passeggero.
Ritornano anche i poggiapiedi a pianale, assenti dai tempi della V850 e le cromature esaltate dalla verniciatura nera del motore. Moto indubbiamente più raffinata e costosa della precedente California II, viene offerta anche in una versione con carenatura integrale che la trasforma in una confortevole granturismo. Nel 1991 viene presentata una versione speciale per il 70°anniversario della Moto Guzzi.
Con un saldo di settemila unità vendute la California III cede il testimone alla nuova 1100 (cilindrata effettiva 1064cc), che rappresenta l’apice nella genealogia di questo modello. La nuova versione mantiene lo stile della California III con lievi modifiche nei gruppi ottici, nei silenziatori e nelle grafiche, mentre il propulsore arriva a superare i settantatré cavalli spingendo la Guzzona a 200 km/h. Il connubio tra prestazioni, comfort e personalità stilistica la porta a essere il modello trainante della produzione Moto Guzzi per oltre un decennio, generando fino ai nostri giorni numerosi allestimenti e versioni, tra le quali anche l’immancabile versione speciale realizzata per l’anniversario dei settantacinque anni di Moto Guzzi.
Nel 1997 debutta la versione EV, sigla che pone l’accento sull’evoluzione compiuta dal propulsore dotato di nuove bielle e, soprattutto, dell’iniezione elettronica. La California EV è distinguibile dal coperchio valvole più arrotondato rispetto alle versioni carburatore, dai cerchi a raggi tubeless e dalla nuova forcella con steli da 45 mm.
Nel 1999 debutta la EV Special, una versione dichiaratamente più “cruiser” della EV che introduce alcune novità stilistiche, quali il parafango posteriore a ecco d’aquila, la sella in due settori separati per pilota e passeggero, nuove pedane poggiapiedi, nuovi gruppi ottici e porta targa. Su questa base stilistica si sviluppano successivi allestimenti semplificati, come la Stone e la Jackal, o sontuosi come l’EV 80, serie speciale commemorativa degli ottanta anni di Moto Guzzi allestita con borse e rivestimento sella e manopole in pelle Frau. L’ultimo atto della California EV è la versione Touring che debutta nel 2003 portando in dote le punterie idrauliche, il catalizzatore a tre vie con sonda Lambda e raffreddamento del pistone a getti d’olio. In totale la produzione della serie California EV supera abbondantemente le 20.000 unità.
La California Vintage fa il suo debutto con la stampa a Mandello del Lario nel marzo del 2006 in occasione del lancio della nuova gamma Euro 2. La moto è chiaramente ispirata, per ricchezza delle cromature e livrea alla celebre V850 California del 1972. A questa grafica si aggiungerà nel 2008 la variante in bianco perlato, personalizzazione richiesta dall’attore scozzese Ewan Mc Gregor e consegnata in occasione dell'edizione 2007 delle Giornate Mondiali Moto Guzzi. Allo stesso anno risalgono anche le ventiquattro Moto Guzzi California Vintage in allestimento Corazzieri che subentrano alle veterane 1100 in servizio alle guardie del Presidente della Repubblica Italiana dal 1994.
Nel 2009 arriva “Aquila Nera”, allestimento semplificato che affianca la Vintage mentre due anni dopo, in occasione del novantesimo anniversario, è la volta della California 90. Presentata in occasione delle Giornate Mondiali Moto Guzzi il 15 settembre 2011, la California 90 è una versione speciale a tiratura numerata dal duplice valore simbolico legato alla ricorrenza dell’anniversario e all’essere l’ultima California prodotta in serie.
La carriera della California, prima di cedere il passo alla nuova 1400, si chiude com’era iniziata: con una versione per un corpo di polizia davvero speciale, ovvero le guardie del Re di Giordania. Si tratta di ventiquattro autentiche fuoriserie, dotate di un inedito serbatoio e verniciate in una sgargiante colorazione bordeaux, personalizzate con i fregi reali che vengono consegnate nel gennaio del 2012 in una cerimonia ufficiale ad Amman alla presenza del Re Abdullah II di Giordania e da Roberto Colaninno, presidente del Gruppo Piaggio.
Moto Guzzi
Via E.V. Parodi, 57
23826 Mandello del Lario
(LC) - Italia
0341 709111
https://www.motoguzzi.com/it_IT/
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