Moto Guzzi, Gilera e Laverda. Tanti anniversari e qualche sogno...

Moto Guzzi, Gilera e Laverda. Tanti anniversari e qualche sogno...
…, Come quello di trovare a Eicma due sorprese, rispettivamente, sotto un telo rosso e sotto un telo arancio
15 ottobre 2019

E' tempo di grandi anniversari, nel gruppo Piaggio: una specie di incrocio astrale che accomuna i suoi marchi più storici, dalla Moto Guzzi alla Gilera e alla Laverda.

Andiamo con ordine: per la Guzzi, fondata nel lontano 1921 a Genova, si è festeggiato a settembre il settantesimo della conquista del primo campionato mondiale di un pilota e di una moto italiana: a fine 1949 il veronese Bruno Ruffo si prese il titolo della classe 250 con la Guzzi, finendo quarto al GP delle Nazioni di Monza dopo aver vinto a Berna e raggiunto il secondo posto all’Ulster.

Quell’anno la Moto Guzzi fu anche campione del mondo tra le marche. Aggiungiamoci tra gli anniversari anche l’acquisizione da parte della Piaggio, datata 30 dicembre 2004, dunque di quindici anni fa.

Per Gilera il compleanno è doppio: quella che è la più antica italiana del settore, è stata fondata esattamente centodieci anni fa, nel 1909 a Milano, da Giuseppe Gellera. Prima una piccola officina in corso XXII marzo, e poi la fabbrica ad Arcore dal 1915.
E anche l’acquisizione della Piaggio compie un compleanno "rotondo": l’operazione è del ’69, e quindi risale esattamente a cinquant’anni fa.

Non bastasse, c’è anche la Moto Laverda da considerare: nel 1949, settant’anni fa, mentre Ruffo portava la Guzzi al titolo, nasceva la storica azienda motociclistica di Breganze fondata da Francesco Laverda, già direttore tecnico dell’impresa di famiglia che fin dal 1873 produceva attrezzature agricole, macchine per la vinificazione e orologi da campanile.

Storie di successi

Guzzi e Gilera, come tutti sanno, sono titolatissime. Per Gilera basta pensare alla quattro cilindri 500 che detiene undici titoli iridati tra piloti e costruttori nel periodo 1949-1957, nonché sessantasei record mondiali di velocità. Poi, negli anni Duemila, prima con Poggiali e poi con l’indimenticabile Simoncelli, arrivarono gli ultimi allori in 125 (2001) e 250 (2008); senza dimenticare gli antichi successi nella Regolarità e quelli più recenti nei Rally africani.

Per la Moto Guzzi i titoli mondiali conquistati prima del ’57 sono addirittura quattordici, e bisogna anche considerare le numerose vittorie precedenti, quando il campionato ancora non c’era: undici successi soltanto al Tourist Trophy per la fabbrica che per prima, nel 1950, si dotò della galleria del vento che esiste tutt’ora a Mandello del Lario.

La Moto Laverda è nata più tardi, e inizialmente non aveva le corse nel DNA. Poi si mise alla prova nelle gare di gran fondo come la Milano-Taranto e il Motogiro, vincendo a mani basse tra le piccole cilindrate. E infine, negli anni Settanta, prima tra le case italiane, partecipò con successo alle gare di Endurance per le derivate di serie 750 e 1000, fino a portare in pista la famosa sei cilindri 1000 del ’78, che segnò la fine della sua avventura sportiva.

Se Guzzi è ancora viva e vegeta, Gilera e Laverda di fatto non esistono più. La Gilera ha praticamentre chiuso la produzione nel 2011 con gli scooter Nexus 300 e GP 800, mantenendo in listino solamente il "cinquantino" Runner.
Laverda ha interrotto l’attività del suo stabilimento alla metà degli anni Ottanta, poi è ripartita in qualche modo negli anni Novanta e alla fine il marchio è stato acquisito nel 2000 dall’Aprilia, e poi ceduto alla Piaggio.

Con tanti anniversari in campo nasce una conseguenza almeno emotiva: il sogno di tutti gli appassionati, rivedere sulla strada una Gilera e una Laverda. Sarebbe bello scoprire ad Eicma che il Gruppo Piaggio non ha perso il filo della sua grande storia: un telo rosso che copre una nuova Gilera, anche piccola; un telo arancio per una inedita Laverda, anche un concept. Quanta gente correrebbe a Milano soltanto per questo straordinario evento?

 

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