Moto Guzzi non chiude, anzi...

Moto Guzzi non chiude, anzi...
25 milioni di Euro serviranno per riqualificare la fabbrica di Mandello e l’attuale gamma, e per le novità che si concretizzeranno tra un paio d’anni
14 dicembre 2009


Negli ultimi tempi, tra le mille voci vorticosamente diffuse dalla cosiddetta “radio moto”, aleggiava nell’aere anche l’esecranda ipotesi della chiusura della Moto Guzzi, e non solo per quanto riguarda lo storico stabilimento di Mandello del  Lario. In effetti un po’ di trambusto si è creato, attorno a questo argomento che sta così tanto a cuore a tutti gli appassionati del mondo: del resto, la tremenda crisi attualmente in corso non è certo opera di fantasia; come non lo è il calo di mercato, che in Europa ha visto ridursi di oltre un terzo le vendite di motocicletta da oltre 750 cc di cilindrata. Il futuro del marchio lombardo appartenente al Gruppo Piaggio, insomma, non appariva così roseo.


Bene, la notizia fondamentale è che la Moto Guzzi continua la sua attività, con l’obbiettivo di costruire 6.500 moto nel 2010
(contro le quasi 5.000 di quest’anno) per poi incrementare pian piano la produzione negli anni successivi. L’operazione sarà conseguente all’investimento di 25 milioni di Euro, da oggi al 2013, circa la metà dei quali servirà alla riqualificazione della fabbrica di Mandello. Il resto sarà destinato non solo all’ottimizzazione dei costi di produzione e al miglioramento del livello qualitativo della gamma attuale, ma certamente senza perdere d’occhio le  tre belle concept-bike che hanno animato lo stand Moto Guzzi allo scorso Eicma milanese (ovvero V12 LM, V12 Strada e V12X), anche se è ancora presto per specificare su quale (o quali) concentrare l’attenzione: chiaramente bisognerà valutare la cosa in base non solo ai costi di produzione (e, di conseguenza, di vendita), ma anche all’indice di gradimento da parte del mercato nei confronti  di uno o più modelli.

Bene, la notizia fondamentale è che la Moto Guzzi continua la sua attività, con l’obbiettivo di costruire 6.500 moto nel 2010

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La fabbrica di Mandello, insomma , continua la sua Storia. “Dopo lunghe trattative” ci dicono in Piaggio “abbiamo concordato, con i sindacati e con le istituzioni locali, un piano di assestamento del volume degli organici. In base ai prossimi obiettivi di produzione, infatti, si è calcolato un esubero di personale di 54 elementi su 130: 35 persone andranno quindi in pre-pensionamento volontario, mentre le altre 19 usufruiranno della procedura di cassa integrazione straordinaria con l’impegno di farli gradualmente rientrare nel momento in cui si inizierà a ravvisare l’inizio di un trend positivo del mercato e, soprattutto, dei nostri numeri di vendita”.


Proprio oggi, i colleghi francesi di Moto Revue parlano anche del trasferimento del reparto di Ricerca e Sviluppo della Moto Guzzi da Mandello del Lario a Noale, sede della “cugina” Aprilia. In realtà, proprio per ottimizzare la concentrazione dei “cervelli”, tutte le motociclette del Gruppo Piaggio già dal 2008 vengono progettate a Noale, dove innegabilmente di tecnica motociclistica ne sanno parecchio. Così come tutti gli scooter del Gruppo (Aprilia – Scarabeo incluso – Derbi e Gilera, oltre naturalmente agli stessi Piaggio) vengono progettati nell’altrettanto storica fabbrica toscana di Pontedera, dove, nel 1946, nacque la Vespa.



Maurizio Tanca

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