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Ogni tanto capita di vedere pubblicate in giro le classiche “foto spia” che ritraggono uno o più motociclisti bardati di tutto punto in sella a moto spesso distinguibili come marca, ma più o meno artatamente camuffate. I colleghi inglesi sono veri maestri nel beccare i soggetti in questione, specialmente per quanto riguarda prototipi o esemplari in fase di collaudo di casa nostra.
Stavolta però è toccato a noi individuare questa Moto Guzzi molto particolare, evidentemente travestita da supermotardona, che abbiamo fortunosamente incrociato sulle strade della Brianza, quindi praticamente nel suo territorio, e con tanto di targa prova. Una “Moto Guzzi che non c’è, o che
perlomeno non c’era fino ad ora. E che in effetti sembrerebbe abbastanza curata nei particolari e nella scelta della componentistica, come denotano anche le belle e inconfondibili ruote a raggi tubeless della Kineo.
Un’interessante interpretazione di maxi-motard in stile KTM o Aprilia, insomma, ma con sotto il bombardone V2 di Mandello in bella vista: sarebbe senz’altro un’idea gradita dagli appassionati della mitica Aquila, e non solo. Una moto con la quale poter anche viaggiare, e il sellone generoso, abbinato all’ampio cupolotto e alla presenza del portapacchi non sarebbero dunque lì per caso.
Già, ma da dove salta fuori, questa moto naturalmente senza marchio?
Noi un’idea ce la siamo fatta, guardando i due faretti polielissoidali sovrapposti e la foggia dei maniglioni posteriori, che ricordiamo presenti su una certa Furia. E poi anche i silenziatori QD (ex Quat-D), marchio abbastanza legato ad una piccola factory lecchese, nota per le sue bellissime special su base Guzzi, e che si chiama….Ghezzi-Brian.
Il patròn Bruno “Brian” Saturno naturalmente nega decisamente. Però….