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È un classico di successo, evento di settembre che saluta l'estate senza nostalgia ed anzi riafferma la voglia di andare in moto a dispetto del tempo che cambia e degli anni che passano.
Si è svolto sulle rive del lago di Piediluco, in provincia di Terni, presso il centro Ara Marina, il Meeting Internazionale di Moto Inglesi Classiche organizzato dell'Heart's Owners Motorcycle Club, giunto ormai alla ragguardevole 41° edizione.
La cifra che distingue la manifestazione e che lascia sempre stupiti gli osservatori, riguarda il fatto che un numero elevato di veicoli provenienti dai luoghi più disparati del Nord Italia ed anche al di là del confine, abbia compiuto, per i più lontani, oltre 1.500 chilometri tra andata e ritorno, e che ovviamente siano giunti a destinazione senza accusare problemi di sorta o, peggio, subire danni rilevanti.
I loro coraggiosi conduttori hanno guidato attraverso immaginabili peripezie gloriose motociclette, che nel 2022 registrano come minimo mezzo secolo di età, per superare addirittura gli ottanta anni nel caso di una Norton 16H del 1940!
E continuano a meravigliare, perché nonostante tutte le difficoltà di reperimento dei ricambi, a causa delle note avversità storiche e contingenti, restano inequivocabilmente la componente più rilevante del turismo storico in movimento sulle strade di mezzo mondo.
Questo non solo per le indubbie qualità meccaniche, ma anche per quell'alone magico e leggendario che avvolge il mondo anglosassone e che alimenta la passione.
Tra i momenti più intensi ed emozionanti dell'evento, quello di svoltosi sotto la stele che ricorda la caduta, nel 1962, del Campione Mondiale di Velocità della massima classe, il ternano Libero Liberati, con la deposizione di una corona d'alloro a testimonianza imperitura che il valore eterno espresso dagli uomini che hanno scritto la storia del motociclismo non è dimenticato: una cerimonia suggestiva e coinvolgente, con il deferente saluto di tutti i convenuti e dei ternani che, di passaggio lungo la strada che dopo le Acciaierie volge verso l'Amerina, si sono accostati per l'ennesimo saluto al loro amato Campione.
Da citare, tra i tanti presenti al raduno, la figlia d'arte Flavia Soli in sella alla sua Norton 88 del 1957; l'ex regolarista e grande appassionato di moto inglesi Claudio Antonaci, i Dragoni Brothers apprezzati preparatori romani di spettacolari special, ed ovviamente Mauro Di Giovanni che da Presidente dell'H.O.M.C dal 1985 è la vera anima dell'evento ed in qualche modo ha fatto gli onori di casa; e, tra le tante moto che hanno reso unica la due giorni ternana, va ricordata una gloriosa BSA Spitfire Mk IV del 1968 con i finali Paul Dunstall, che con il suo “timbro“ ha accompagnato la carovana lungo il percorso ondulato e ricco di curve dove le nonnette inglesi hanno dimostrato, ancora una volta, tutta la loro impareggiabile capapacità di tenere la strada ed esaltare con emozione e divertimento chi le conduce.