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Anche il tempo atmosferico si è calato nella parte: nubi e pioggia, in perfetto stile british hanno accompagnato il 35° raduno di moto inglesi organizzato dall’Heart’s Owners Motorcycle Club.
Ma figuriamoci se possono bastare un clima uggioso, qualche goccia sui serbatoi e l’umido che entra fin al midollo per lasciare in garage le arzille moto made in Great Britain ed i loro altrettanto inossidabili proprietari.
Così, per l’ennesima volta, è andata in scena la saga cominciata in modo informale nel 1982, e che nel 1985 si consolidò con un club, all’inizio affiliato alla FMI e poi divenuto un’Associazione Motociclistica Indipendente.
I tre soci fondatori, Mauro Di Giovanni, oggi Presidente Onorario, Timmy Vittori ed Edoardo Fiorito decisero insieme che era giunta l’ora di costruire dal passato guardando il futuro: ecco la genesi di un Club nato ad esclusivo conforto dei possessori di moto inglesi.
Dopo un brevissimo periodo, gli ultimi due lasciarono tutto in mano al Presidente, che ritenne a metà degli anni ’90 di rifondare il club insieme a quattordici nuovi soci.
Nel 2010 la carica di Presidente passò a Giuseppe Maria Frasca, che ancor oggi la ricopre.
Le location del incontri annuali si sono alternate tra i laghi a nord di Roma, a conferma della natura… anfibia delle moto made in GB: quindi, Bracciano, Vico e poi Bolsena, con temporanee escursioni sul Trasimeno e, unica eccezione non su rive non di acque dolci ma anzi in montagna, ad Amatrice.
Il club romano, fin dal 1985, ha vissuto una vivace e sanguigna concorrenza con il raduno del British Bike Best di Milano: poi, col passare del tempo, il club meneghino entrò in crisi e perse gradatamente importanza.
Ora le moto inglesi sono al culmine della loro potenza espressiva ed evocativa, rappresentano il cardine estetico e il più sicuro riferimento per il fenomeno vintage che spesso, ed inconsapevolmente, si richiama alla gloria di un passato ricco di stile, di inventiva, di classe, di potenza e di agilità.
A Vico si è registrata una ovvia maggioranza di Norton, con bel contorno di Triumph e BSA; poi a sorpresa dopo quasi trent’anni sono ricomparsi alcuni veterani, come Luigi Ricca, Piero e Mario Di Nucci, insieme agli amici di Gaeta.
Tutti in sella a splendide “Commando”, la moto oggi più diffusa fra le classiche inglesi.
La moto inglese, come conferma il raduno di Vico, conserva intatto suo fascino: ma il segreto consiste nell’esclusivo rapporto simbiotico che riesce a stabilire con il suo owner, un qualcosa di speciale che ancor oggi appare ineguagliato.
See you later, alligator !