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«Non smetteremo di esplorare. E alla fine di tutto il nostro andare ritorneremo al punto di partenza per conoscerlo per la prima volta». Lo scriveva il poeta Thomas S. Eliot in un suo quartetto, ma potrebbe essere la dichiarazione dell’amministratore delegato di una grande casa moto. Perché a quello starting point di fine ottocento, quando inventori e ingegneri fissavano al telaio di un velocipede un motore elettrico e a New York circolavano più di cento taxi con un propulsore che non era ancora a scoppio, ci siamo tornati davvero. Perché l’elettrico non è più una buia caverna in cui le conversazioni sulla mobilità sostenibile delle due o delle quattro ruote vanno a morire. Non è più surfare l’onda del marketing con il lancio di un prototipo per attirare l’attenzione dei media.
Prendete Motor Bike Expo, il regno della customizzazione moto, l’enclave in cui l’immaginario più genuino del motociclista diventa realtà seppur in uno scenario sazio (e anche imbruttito dalla poca creatività) di special handmade. In questa edizione Moto.it era presente con uno stand vestito d’elettrico. Con la FXS di Zero Motorcycles preparata con il kit di Officina Elettrica Modenese e con la Apache Custom Energica Midnight Runner, la café racer elettrica realizzata da Giorgio Zamboni, Roberto Butturini e Luca Danese dell’omonima officina veronese. E non è un caso se abbiamo voluto presentare il canale della nostra piattaforma web dedicato esclusivamente alle due ruote green proprio qui, alla fiera meno pettinata del settore dove è più probabile alzare i decibel di uno scarico o dell’estetica piuttosto che seguire la strada dell’undestatement, del silenzio di un motore che non fa rumore. Qui perché volevamo fare chiasso, perché sull’elettrico siamo andati in cerca delle opinioni di customizer e visitatori.
Per seguire lo stesso intuito di Loris Reggiani che nella pista indoor del padiglione 8 ha presentato la sua ThunderVolt NK-E, una pitbike che il campione di velocità degli anni Ottanta e Novanta ha progettato con un’impostazione naked e motore elettrico all’interno della ruota anteriore (4 kw nominali, 8 di picco). Moto.it a Verona per ballare e dire che Electric is the new black: un party a LP22 (sede di Apache Custom) in cui abbiamo ribadito che nell’elettrico ci crediamo portando in pista (quella dance) anche la Smart elettrica EQ grazie al concessionario Trivellato, partner dell’iniziativa. Sì, perché dal 2020 il modello electric drive sarà l’unico modello acquistabile nel listino Smart.
Quindi, ricapitolando: ci sono artigiani che già customizzano la moto elettrica, campioni che progettano e realizzano moto elettriche da gara, brand delle quattro ruote che tra due anni venderanno solo modelli elettrici… E noi che vi urliamo nelle orecchie lo stesso invito scritto sullo stand del Motor Bike Expo: Sveglia! Il mondo sta cambiando. Leggi l’Elettrico di Moto.it.