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“EICMA è in piedi, ci stiamo lavorando e naturalmente la situazione è fluida: come sarà a novembre? Potremo concentrare tante persone? I dubbi oggi ci sono e ci sono le difficoltà, abbiamo avuto due immediate defezioni che ci hanno dato fastidio, ma l’adesione degli operatori è importante. Tra un mese avremo le idee più chiare”.
“Intermot è in calendario un mese prima di Eicma e sulla carta è ancora aperta. Il governo tedesco ha cancellato l’Okctoberfest, che è nello stesso periodo, dunque è probabile che salterà anche il salone di Colonia. Ma noi andiamo avanti, e se le vendite delle moto ripartiranno ripartirà anche la fiducia delle case”.
“Soluzioni alternative? Fiera Milano, con cui lavoriamo a manetta, per dirla da motociclisti, ci mette a disposizione la tracciabilità dei visitatori. E pensiamo a percorsi predeterminati, per evitare affollamenti anche con l’aiuto del tracciamento”.
Il Presidente di Confindustria ANCMA Paolo Magri, 66anni e bergamasco, intervistato dai giornalisti di Moto.it Batini, Cereghini, Gissi e Perfetti assicura che la nostra associazione di categoria ha buoni rapporti con le istituzioni. Si rende conto che l’intera economia del Paese è ferma, non soltanto quella delle due ruote; ma la riapertura delle filiera delle due ruote, moto e bici, è al centro della ripresa generale perché rappresenta anche il cuore della mobilità.
“La mobilità è il prerequisito della fase 2, i mezzi pubblici avranno una capacità di trasporto inferiore di almeno il 50%, le auto intaseranno presto le città: le due ruote saranno il vero jolly delle amministrazioni. La moto e gli scooter per spostamenti intorno ai 100 km, la bici a pedalata assistita per venti o trenta km, poi le bici muscolari. Stiamo lavorando per ottenere facilitazioni intorno all’uso delle corsie preferenziali, al potenziamento dei parcheggi, all’accesso delle 125 in tangenziale”.
L’Euro 4 è una bomba che può scoppiare sul nostro settore. ANCMA lavora sui quel tema e sugli incentivi.
“Da marzo il mercato è fermo, e per riprendere servono incentivi. Stiamo spingendo in particolare sul tema dell’Euro 4, che a fine anno cesserà il suo periodo di vita. La situazione è esplosiva: nella rete ci sono circa centomila moto Euro 4 invendute, e assolutamente da vendere prima della scadenza di omologazione. Con l’ACEM, l’associazione dei costruttori europei di motociclette: abbiamo chiesto due cose alla Commissione Europea: ritardare di un anno l’omologazione (quindi alla fine del 2021) e poi poter produrre le Euro 4 fino a metà 2020. Credo che la prima richiesta abbia le più alte possibilità di essere accolta”.
Paolo Magri è stato un ottimo regolarista ed è tuttora un assiduo praticante; condivide l’idea che lo sport sarà trainante e deve assolutamente ripartire.
“Persino il tanto vituperato calcio è indispensabile che riparta, naturalmente con tutte le attenzioni, per far vedere che il mondo va avanti”.
Il presidente di ANCMA ed EICMA ha espresso la sua preoccupazione per i dealer, i concessionari, che sono l’anello debole da proteggere da parte delle case e delle istituzioni. Anche i negozi di vendita delle biciclette devono ripartire al più presto. Oggi è difficile capire se dal 4 maggio le concessionarie moto potranno riaprire davvero, il decreto è ambiguo, ma arriveranno chiarimenti e circolari esplicative.
E alla fine della intervista si parla di passione.
“Non abbiamo avuto vita facile - analizza Magri - prima la tempesta legale e poi, appena ne siamo usciti, a febbraio la tempesta del Covid. I nostri programmi sono stati completamente sconvolti, ma posso garantire che la passione è grande anche tra gli imprenditori e questo anno difficile ha compattato il settore. Dobbiamo fare sistema, questa è storicamente una lacuna dell’industria italiana ma può diventare il denominatore comune”.