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A cavallo di Ferragosto sono andate all'asta circa 200 moto provenienti da quello che era il museo costruito da Giancarlo Morbidelli in tanti anni di raccolte e restauri.
La vendita organizzata nella cittadina inglese di Bicester era stata organizzata dalla casa d'aste Bonhams, in accordo con gli eredi dello scomparso Morbidelli. Tranne alcuni pezzi, come l'esemplare unico della Ducati 125 a quattro cilindri da corsa, quasi tutte le 200 moto, fra esemplari di serie e da corsa, sono andati all'incanto. Molte per cifre addirittura sotto le quotazioni medie di mercato e alla fine l'asta ha fruttato circa 4 milioni di euro, da cui vanno detratti i diritti d'asta.
Le moto sono andate a collezionisti e privati di tutto il mondo, tuttavia a Pesaro, nei capannoni di via Fermo, erano rimaste meno di ottanta moto: quelle con oltre 75 anni di età per le quali sarebbe stata necessaria una speciale autorizzazione all'espatrio.
Dopo una lunga trattativa quel lotto pare sia stato acquistato dall'ASI (l'Automotoclub Storico Italiano) che, secondo quando raccontato dal suo presidente Alberto Scuro, era stato sollecitato a intervenire anche dal Ministero dei Beni Culturali guidato da Dario Franceschini.
La trattativa pare si sia sbloccata dopo che dall'asta di Bicester era stata tolta la BBC, ovvero l'utilitaria costruita da Benelli, Beretta e Castelbarco negli anni Cinquanta per far concorrenza alla Fiat Topolino. Vettura che dovrebbe essere esposta assieme alle moto ex Morbidelli, e forse ad altri pezzi, in un nuovo museo sempre a Pesaro.
Gli spazi pare siano stati in questo senso individuati, riporta il Resto del Carlino, nella ex sede del tribunale di via San Francesco. Nell'operazione si dice sia coinvolto anche il sodalizio “Terra di piloti e motori” presieduto da Alberto Paccapelo. A giorni si dovrebbero conoscere maggiori dettagli.