Moto rubate in Italia e rivendute in Ucraina: arrivano le Iene

Moto rubate in Italia e rivendute in Ucraina: arrivano le Iene
Il fenomeno dei furti in Italia di moto che poi prendono la via dell’Ucraina è noto. Ma resta di difficilissima soluzione, come dimostra il servizio delle Iene di Italia 1
13 novembre 2014

Arrivano anche le Iene di Italia 1, segno che c'è davvero di che preoccuparsi. Il fenomeno dei furti di moto nelle grandi città italiane è diventato negli ultimi cinque anni allarmante. Le sparizioni di moto dalla strada e dai garage privati si moltiplicano e le segnalazioni hanno spinto anche la iena di Mediaset Pelazza a fare luce su questo odioso fenomeno.
Il giornalista ha realizzato un servizio interessante , ma anche discutibile. Il titolo "Come recuperare una moto rubata" lascia ben sperare, ma non fatevi abbagliare dal facile proclama.
Ritrovare la propria moto rubata sul sito ucraino è una cosa, andare di persona a riprendersela (come hanno fatto gli inviati di Italia 1) è però un'altra storia. Ed espone a un rischio altissimo gli interessati, il business delle moto rubate è infatti in mano alla mafia locale. E non c'è da scherzare quindi.
Luigi Pelazza ha fatto un lavoro encomiabile, ha sollevato il coperchio da una pentola che sta diventando esplosiva, e ha portato l'opinione pubblica a conoscenza di una attività illegale che sta colpendo duramente i privati e l'intero comparto delle due ruote.
Facciamo però un invito ai nostri lettori: non emulate il giornalista Mediaset, non è così che tornerete in possesso della moto rubata.
Una volta rintracciata la moto rubata in Italia sul sito ucraino, bisogna sporgere denuncia alla Polizia di Stato e all'Interpol affinché attivi gli organi di polizia del paese dove si trova la moto.
Purtroppo resta il problema che l'Ucraina è fuori dall’Unione Europea e non esistono accordi interforze di cooperazione.

Sono tante le moto inserzionate in Ucraina. Molte le italiane, quasi tutte senza targa
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Una piaga che fa male

La piaga dei furti di moto che prendono poi la via dell’est Europa non è certo nuova, anzi. Come vi ha già spiegato Moto.it nel dicembre del 2010, il traffico delle moto rubate ha una corsia preferenziale che punta verso Est. Proprio nel 2010 vi avevamo descritto il sequestro operato dalla Polizia ungherese di due furgoni carichi fermati alla frontiera, uno con 9 moto rubate, l’altro con 12. 
Nel 2012 la scena si è ripetuta e ha visto all’opera la nostra Polizia Stradale. Lungo l'autostrada A4, all'altezza del comune di Porpetto, la Polizia Stradale di Palmanova (Udine) ha fermato un autocarro con targa ucraina. Nel vano posteriore gli agenti hanno trovato 8 moto di grossa cilindrata smontate e alcuni pacchi di merce di contrabbando. Il valore delle moto, risultate tutte rubate nell’hinterland romano, si aggirava intorno ai 40mila euro. 
La strafottenza dei criminali ucraini è tale che le moto rubate in Italia vengono inserzionate tra gli annunci del sito www.motosale.com.ua come se nulla fosse, con tanto di targa italica. Il fatto ci è stato segnalato dal lettore Riccardo B., vittima di un furto nell’ottobre del 2012. 


Il problema si può risolvere solo intervenendo a monte. Le pene per chi commette un furto devono essere certe ed effettive anche in Italia, come già avviene nel resto d'Europa. L’effettività della pena dev’essere una cosa seria. Altrimenti chi vive nell'illegalità - italiano o straniero che sia - la farà comunque franca.

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