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Quando chiudeva il negozio e smetteva gli abiti bianchi di farina, Peppino il Prestinaio inforcava la sua Bmw r45 e si avviava verso casa per pranzare. Poi riprendeva la moto arrivava al bar a bere il caffè.
Ancora me la ricordo: azzurra metallizzata, cerchi in lega e doppio disco all'anteriore. Era una bellezza e sembrava proprio la moto da turismo per eccellenza. L'avevo usata in un paio di occasioni e mi aveva colpito la comodità di guida anche se il motore era un po' povero di cavalleria.
Passano gli anni e si presenta l'opportunità di ritirare una R65 a un prezzo stracciato, praticamente regalata.
Il proprietario aveva deciso che basta, era ora di smettere di andare in moto per raggiunti limiti di età. Quando mi ha annunciato la richiesta non potevo credere alle mie orecchie, era la realizzazione di un sogno.
Finalmente in sella a una Bmw, desiderio della mia gioventù, con grande ira di mia moglie. Però son riuscito a fargliela digerire perché era una Bmw, perché era lenta ecc ecc.
L'ho usata per qualche anno come mezzo di trasporto per i piccoli spostamenti: banche, posta, clienti, fornitori, con qualche puntata fino in Liguria per andare a trovare la famiglia.
Gli anni passavano e la moto stava cambiando, all'inizio era solo una vecchia moto usata, poi pian piano stava diventando una moto d'epoca.
La percorrenza annuale era modesta, ma per le mie necessità non potevo chiedere di meglio. Le moto carenate con tanti cavalli mi sfrecciavano via come siluri, un po' d'invidia la provavo, essere troppo lenti non è bello.
Ma un giorno, in una curva veloce affrontata con troppa spavalderia, mi sono trovato un serpente sotto il sedere. La vecchia Bmw fletteva di telaio e le sospensioni non reggevano a tanto. Me la sono cavata ugualmente ma i primi dubbi hanno cominciato a prendere forma. Non è che ormai è troppo vecia per osare certe cose?
L'amico che mi spaccia auto e moto si presenta il giorno seguente con una Superteneré piuttosto recente. "Te la lascio in prova qualche giorno, intanto prestami la Bmw perché c'è un mio cliente inglese che ne sta cercando una per farci le gare al suo paese. Gliela faccio solo vedere".
Avevo commissioni da fare e un centinaio di km da percorrere su e giù per le strade della Brianza. Una buona occasione per la prova.
Impressionante la differenza di frenata, di tenuta di strada, di motore, di maneggevolezza. Sembrava di passare da un Tigrotto OM a una berlina full optional fresca di concessionario.
E' andata a finire che la Bmw r65 è stata caricata, destinazione Regno Unito, quel giorno stesso e la Supeteneré è divenuta mia.
Poi l'anno scorso per caso ho avuto l'occasione di provare una Ktm Adventure, quella arancio e blu della Paris-Dakar.
Dopo una quindicina di giorni uscivo dal concessionario con la moto nuova. Ora la Superteneré giace in garage in attesa di diventare d'epoca e la Ktm è la moto che uso quotidianamente.
Chi usa la moto o l'auto vecchia tutti i santi giorni, pensando di essere originale o per affezione, non sa quello che perde e quello che rischia.
Una moto d'epoca, lo dice la parola stessa, è vecchia; i freni in emergenza non frenano a dovere, le sospensioni non vengono mai guardate e ormai sono quasi scoppiate e il motore si schianterà di colpo e senza preavviso. Peccato, aveva solo 120.000 km, pagavo il bollo ridotto a anche l'assicurazione era esigua.
Una moto moderna e nuova è tutto un altro pianeta: frena, tiene la strada, consuma poco e ci sono molte probabilità che non ti lasci per strada, paghi il bollo intero e l'assicurazione è salata.
Chi percorre molti km ogni giorno, dovrebbe cambiare spesso il proprio mezzo, per la propria sicurezza e smetterla di pensare ai risparmi sul bollo e sull'assicurazione.
Le moto vecchie o d'epoca sono divertenti, ma solo per andare con gli amici a fare il raduno, oppure alla garetta amatoriale o alla scampagnata tranquilla fuori porta.
Per l'uso di tutti i giorni, affidate la vostra vita alla tecnologia più recente. Come cantava Ligabue, salviamoci la pelle che, bella o brutta, è quella lì.
Paolo Sala
Vignetta di eenzo