Motociclette troppo rumorose: la Germania chiede aiuto all'UE

Motociclette troppo rumorose: la Germania chiede aiuto all'UE
Dopo il successo della sperimentazione del 2015 gli amministratori di 30 comuni tedeschi chiedono al governo nazionale e al legislatore europeo un severo intervento per limitare le emissioni sonore
29 agosto 2019

Tempi duri per gli scarichi liberi: dopo l'iniziativa transalpina Méduse ,“l'autovelox del rumore”, che prevede di installare dei fonometri lungo le strade più battute dai motociclisti, e l'annuncio delle autorità inglesi di prendere in considerazione l'installazione di “noise cameras” per colpire chi circola con scarichi troppo rumorosi, ecco che anche in Germania partono iniziative tese a reprimere l'eccesso di emissioni sonore delle motociclette.

Nel 2015, partendo dal presupposto che il rumore eccessivo provoca perdita d'udito, stress e altre malattie correlate, gli amministratori del Baden-Wurttemberg avevano avviato una sperimentazione attraverso dei display muniti di fonometro per sensibilizzare i motociclisti a ridurre le emissioni sonore delle proprie cavalcature. I risultati, pubblicati nel 2017, parlano di una riduzione della velocità e del rumore delle motociclette nei pressi dei punti di misurazione, con percentuali dal 27 al 48%.

i sistemi "dissuasivi" installati in Baden-Wurttemberg
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Sulla scorta di quest'esperienza, nel luglio 2019 gli amministratori locali di 30 comuni tedeschi hanno aderito a un'iniziativa comune contro il rumore delle motociclette, invocando sanzioni più aspre contro i fracassoni e spostando il tema a livello nazionale ed europeo, invocando l'intervento del legislatore comunitario.

Entro la primavera del 2020 verrà redatto un elenco di richieste per contenere il rumore dei motocicli. Le proposte riguarderanno le norme di costruzione o di omologazione che si vogliono orientare ad ottenere moto complessivamente più silenziose, sanzioni più severe per la manipolazione dei sistemi di scarico, persino una targa anteriore per motociclette, non dimenticando anche che il rumore è proporzionale alla velocità e quindi rivolgendo l'attenzione ai comportamenti virtuosi dei motociclisti per spingerli ad adattare il loro stile di guida in modo da ridurre le emissioni totali. Come se già non fosse sufficiente l'Euro 5, ci viene da pensare.

"L'UE dovrebbe stringere il test del rumore nell'omologazione di motocicli e autovetture", ha dichiarato il presidente della Federal Environment Agency, Maria Krautzberger, al quotidiano Die Tageszeitung . Krautzberger ha aggiunto: "Abbiamo anche bisogno di limiti di rumore per velocità superiori a 80 chilometri all'ora e per tutte le velocità del motore".

Ricordando che le misurazioni fonometriche hanno senso fin tanto che si rispettano dei parametri di distanza dalla fonte del rumore e, per esempio, di regime di rotazione, e tralasciando tutto quanto concerne la velocità, il fatto che le emissioni sono proporzionali al numero di motociclette contemporaneamente presenti, il rumore di rotolamento degli pneumatici e la rumorosità meccanica del propulsore, ci preme citare sul tema uno studio del 2010 commissionato dall'Istituto statale per l'ambiente del Baden-Württemberg: studio giunto alla conclusione che alla stessa velocità il livello di emissione sonora di motocicli e autovetture è pressoché uguale.

Tuttavia, dato che a disturbare non è il livello assoluto del rumore ma quello percepito, le moto vengono più spesso associate al rumore oltre la normale sopportabilità e, quindi, additate come generatrici di emissioni eccessive.

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