Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su [email protected]
LE MANS Jorge Lorenzo è imbattibile e conquista la pole rifilando 0”441 a Marc Marquez e 0”494 ad Andrea Iannone. Quinto Andrea Dovizioso, settimo Valentino Rossi, decimo un Danilo Petrucci da applausi.
Fino adesso, quello di Lorenzo è stato un dominio, anche se in sporadiche situazioni (Pedrosa nelle FP1, Iannone nelle FP3) e solo per un giro, qualcuno è riuscito a stargli davanti. Ma nel passo e in qualifica Lorenzo è stato fina adesso inavvicinabile e quello che ha fatto nei 15 minuti cronometrati è lo specchio reale della grande competitività del campione del mondo e della sua M1.
«Sono molto contento, abbiamo lavorato bene su tutti i dettagli, la moto mi permetteva di essere efficace in tutti i punti della pista e veloce in ogni curva, non solo sul passo, ma anche nel singolo giro: ha pagato il lavoro fatto con Forcada e Marelli. E’ stato un giro fantastico, non mi aspettavo di poter fare 1’31”975» sorride Jorge soddisfatto.
Come si vede da ieri, Lorenzo è in grande forma, su questa pista si trova perfettamente a suo agio, la “47” posteriore – utilizzata da tutti i piloti in qualifica e la gomma che verrà quasi sicuramente scelta all’unanimità per la gara – gli dà maggiore fiducia. E quando Jorge è così convinto e determinato, diventa difficile batterlo.
Soprattutto perché Jorge sembra avere un altro passo, come conferma anche Marc Marquez, bravo a portare la sua Honda RC213V, tutt’altro che a posto, fino al secondo posto, seppure a parecchi decimi dal connazionale della Yamaha.
«La posizione è sicuramente buona, ma mi piacerebbe essere più vicino: qui, però, Lorenzo va molto forte, tanto che anche nelle FP4 aveva fatto un paio di giri mezzo secondo più rapidi di tutti gli altri. Per la gara, sembra che io, Rossi, le due Ducati e Pol Espargaro siamo molto vicini nel passo gara» è l’analisi assolutamente condivisibile del pilota della Honda, alla sua quinta prima fila in cinque gare. Fino adesso, Marc è stato l’unico a riuscire a salire sempre sul podio, ma per riuscirci domani dovrà probabilmente faticare di più che nei precedenti GP.
Anche perché entrambi i piloti Ducati sembrano avere la possibilità di giocarsi posizioni importanti: una bella differenza rispetto all’opaca prestazione di due settimane fa a Jerez. Evidentemente, la “47” permette di sfruttare meglio le potenzialità della Desmosedici e dopo un GP molto difficile, nel box di Borgo Panigale sembra essere tornato il sereno. Anche se non tutto è andato perfettamente: Iannone, ottimo terzo, ha rischiato di perdere la prima fila dopo una caduta provocata da un problema tecnico, probabilmente simile a quello che aveva costretto al ritiro Dovizioso in Spagna (rottura della pompa dell’acqua, da verificare nel caso di Iannone).
«Siamo in prima fila, ma non mi basta, avrei voluto essere al massimo secondo, anche se, per come si era messa la situazione, poteva andare molto peggio: fortunatamente il giro con la prima gomma ci ha permesso di mantenere la prima fila, mentre con la seconda gomma, la moto perdeva acqua, è finita sul posteriore e sono scivolato senza poter fare niente» si rammarica Iannone, comunque veloce e consistente, come conferma il suo passo gara nelle libere. Può essere protagonista, così come Andrea Dovizioso, che dovrà scattare dalla quinta posizione, con Pol Espargaro in quarta posizione. Andrea nelle FP3 è stato rallentato da qualche piccolo problemino di messa a punto, ma nel complesso ha lavorato bene e sembra pronto per tenere un buon ritmo.
Per Valentino Rossi solo il settimo tempo (a 0”854 dal compagno di squadra), che lo costringe a partire, per soli 9 millesimi, dalla terza fila: cronometricamente è la peggiore qualifica del 2016 di Valentino, che era partito quinto in Qatar e poi aveva conquistato tre prime file consecutive. Ma la situazione è molto migliore rispetto a ieri, quando Rossi era in grande affanno e difficoltà. Oggi la situazione è decisamente migliorata, anche se Valentino non eccelle in nessun settore del tracciato, ma la sua costanza è assolutamente paragonabile a quella di Marquez e dei piloti Ducati. Insomma, se la può giocare, almeno per il podio, dando per scontata (sulla carta, naturalmente) la fuga di Lorenzo. Bravissimo Danilo Petrucci, che la ritorno in sella dopo due mesi ha battuto il compagno di squadra Scott Redding, conquistando prima l’accesso alla Q2 con il secondo tempo in Q1, poi il decimo tempo assoluto, davanti a Dani Pedrosa (caduto al primo tentativo) e alla Suzuki di Aleix Espargaro: bravo Danilo. Ottavo posto per Maverick Vinales, che fino adesso non è stato particolarmente brillante.
Pos. | Num. | Pilota | Nazione | Team | Moto | Km/h | Data e ora | Distanza 1Prev./st |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | 99 | Jorge LORENZO | SPA | Movistar Yamaha MotoGP | Yamaha | 313.3 | 1'31.975 | |
2 | 93 | Marc MARQUEZ | SPA | Repsol Honda Team | Honda | 306.0 | 1'32.416 | 0.441 / 0.441 |
3 | 29 | Andrea IANNONE | ITA | Ducati Team | Ducati | 314.0 | 1'32.469 | 0.494 / 0.053 |
4 | 44 | Pol ESPARGARO | SPA | Monster Yamaha Tech 3 | Yamaha | 312.8 | 1'32.502 | 0.527 / 0.033 |
5 | 4 | Andrea DOVIZIOSO | ITA | Ducati Team | Ducati | 313.3 | 1'32.587 | 0.612 / 0.085 |
6 | 38 | Bradley SMITH | GBR | Monster Yamaha Tech 3 | Yamaha | 309.6 | 1'32.820 | 0.845 / 0.233 |
7 | 46 | Valentino ROSSI | ITA | Movistar Yamaha MotoGP | Yamaha | 311.0 | 1'32.829 | 0.854 / 0.009 |
8 | 25 | Maverick VIÑALES | SPA | Team SUZUKI ECSTAR | Suzuki | 307.8 | 1'32.933 | 0.958 / 0.104 |
9 | 35 | Cal CRUTCHLOW | GBR | LCR Honda | Honda | 308.0 | 1'32.963 | 0.988 / 0.030 |
10 | 9 | Danilo PETRUCCI | ITA | OCTO Pramac Yakhnich | Ducati | 309.8 | 1'33.102 | 1.127 / 0.139 |
11 | 26 | Dani PEDROSA | SPA | Repsol Honda Team | Honda | 311.3 | 1'33.109 | 1.134 / 0.007 |
12 | 41 | Aleix ESPARGARO | SPA | Team SUZUKI ECSTAR | Suzuki | 305.8 | 1'33.115 | 1.140 / 0.006 |