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Complice il lockdown che ha bloccato tutti a casa - piloti compresi - e impedito l'avvio del Mondiale MotoGP 2020, il settore dei videogame ha avuto una vera e propria impennata, tanto da suggerire a Dorna di... trasformare quelle che fino all'anno scorso erano divertenti garette fra amici, che incidentalmente erano anche piloti del Mondiale, in veri e propri eventi mediatici, come il Virtual GP di Jerez che si... correrà il prossimo 3 maggio.
Dorna non si è sbilanciata sulla piattaforma che ospiterà l'evento di Jerez, ma essendo stata rilasciata ieri la versione aggiornata di MotoGP - la 2020, appunto - è lecito immaginarsi il debutto del nuovo titolo a supporto della sfida, di cui trovate qui tutti i dettagli finora resi noti.
Parlando appunto di MotoGP 2020, il gioco rappresenta una naturale evoluzione di quel MotoGP 2019 che ci aveva convinto l'anno passato, con ritocchi un po' sotto tutti gli aspetti: fisica del modello di guida, grafica, completezza e profondità storica (sono ancora presenti le sfide ai piloti del passato!) anche se dobbiamo far registrare come il multiplayer sia ancora previsto solo online, e non in splitscreen con una sola console.
Dove invece il gioco ha fatto passi importantissimi è nel lato manageriale: se già prima la completezza era da riferimento - e nel 2020 è stata mantenuta, con tutti i piloti ufficiali e tutti i circuiti che... avrebbero dovuto comporre il calendario originale, Kymiring compreso - adesso la modalità carriera è semplicemente spaventosa. E non usiamo il termine a caso, visto che i meno addentro alla realtà della MotoGP potrebbero restare un po' spiazzati da manager, contratti, capotecnici, telemetristi e coach. Test privati, sviluppo e gare vanno gestiti su un calendario di 52 settimane, il che - appunto - può spaventare chi non sia un fan, diciamo così, evoluto. Ma se state leggendo questo articolo su Moto.it avrete capito che invece c'è da andare in brodo di giuggiole: quando vi ricapita l'occasine di dimostrare che al posto di Rossi avreste già risolto tutti i problemi della squadra e della moto?
Chi ha fretta troverà naturalmente tutte le modalità gara singola o prova a tempo, così come tutte le sfide, ma la vera evoluzione di questo 2020 sta proprio nella gestione della stagione e nell'introduzione di un livello simulativo molto più realistico e che abbiamo voluto farci approfondire direttamente dalla voce di Michele Caletti, Producer di Milestone e disponibilissimo interlocutore.
Michele, quali sono le maggiori novità di MotoGp2020? "Nello sviluppo del nostro MotoGp non c'è una soluzione di continuità, cerchiamo di recepire le informazioni che ci giungono dai giocatori e a parte i fix, aggiustamenti e aggiunte, pensiamo continuamente al gioco dell'anno prossimo. Come Dall'Igna quando mette giù la matita dall'ultimo progetto e in realtà ha già in mente il prossimo... Quest'anno abbiamo lavorato su tutti i fronti ma i cambiamenti più evidenti sono innanzitutto nell'ambito della carriera e della fisica di gioco".
Partiamo dalle novità della carriera del giocatore/pilota: "Sono state estese e dettagliate le cose che fa il pilota fuori dalla pista: per riuscire ad avere buoni ingaggi devo trovare un manager personale che mi permette di avere agganci con i team, propormi e accedere a delle trattative nelle quali si possono discutere le condizioni in modo attivo e, in funzione di loro agganci e del loro carisma, i manager potranno avere accesso ai top team. Se in MotoGp19 le proposte di ingaggio arrivavano a fine stagione, adesso arrivano prima, si possono andare a cercare e non aspettare fine anno, molto più similmente alla MotoGp reale dove oramai a metà stagione si firmano i contratti.
Il pilota è sempre al centro, ma cercando di non seguire l'approccio di altri giochi manageriali cerchiamo di tenerlo saldamente dentro la tuta di pelle: adesso si può creare un gruppo tecnico scegliendo un ingegnere di pista e un ingegnere di telemetria che, se diventano di tua fiducia, puoi portare da un team all'altro nel corso della tua carriera, come nella realtà. Questi personaggi hanno rilevanza durante lo sviluppo della moto e nei test dove vengono prodotti dati sulla moto a seconda di quanto siano bravi, affiatati e a seconda anche del campo nel quale sono specialisti. Quindi se io ho, per esempio, ho dei tecnici molti bravi sul telaio e meno sull'aerodinamica, lo sviluppo della moto lo rifletterà.
Qualunque cosa si ricavi dai test è possibile chiedere alla factory, sia come team cliente che come team factory, dei pezzi da sviluppare che posso provare e addirittura a metà anno o a fine anno posso fare dei test per decidere lo sviluppo della moto. Sono tutte cose saldamente ancorate alle dinamiche reali che danno al giocatore cose da esplorare e da scoprire, ma correlate al mondo reale delle corse e a quello che vedi in televisione, non abbiamo voluto fare cose troppo astratte o meccaniche.
Quest'anno abbiamo anche reinserito il "team inventato": cioè è possibile la nascita di team che non esistono nella realtà che però ampliano il ventaglio di scelta del giocatore sopratutto dal punto di vista visivo (scelta dei colori della moto, della tuta...) ma sono comunque tutti sponsor reali licenziati dalla Dorna da mettere su moto reali e se non sei un super esperto potresti persino confondere una moto inventata con una di quelle reali".
Anche sul lato della dinamica di gioco le novità sono notevoli: "Dal punto di vista della fisica abbiamo invece introdotto una serie di novità che sono percepibili da chi è più amante delle simulazioni: gli pneumatici sono adesso suddivisi in tre aree, i consumi e le temperature non sono quindi più inerenti a tutta la gomma ma - per esempio - su piste destrorse potrò avere un consumo più accentuato sulla destra, comunque sempre legato allo stile di guida, alla mescola, alla temperatura esterna, al setting delle sospensioni e alla gestione elettronica. Abbiamo anche inserito il consumo benzina, con conseguente influenza sul peso della moto: in teoria il carburante potrebbe anche terminare durante il GP e per poter gestire la gara ci sono adesso 3 mappature (da full power a economy) per governare erogazione e consumi. L'ultimo punto sul quale abbiamo lavorato è la frenata che adesso è molto più impegnativa: se fino all'anno scorso il problema poteva essere soltanto trovare il punto corretto di staccata e usare il 100% della forza frenante, questo bisogna stare più attenti perché si rischia di tirar su la ruota posteriore, destabilizzare la moto o far chiudere l'avantreno in fase avanzata della curva, fino ad arrivare anche al frontflip. Ovviamente, se abbasso il livello di simulazione posso arrivare anche a percorrere tutta la curva frenando. Tutte queste cose le ha dovute ovviamente imparare anche la nostra A.I. neurale, che adesso è più veloce".
Novità assolutamente importanti che hanno comportato anche un certo grado di azzardo nelle scelte, sei soddisfatto del risultato e del feedback? "Sono molto contento di MotoGp 2020 perché alcune idee molto simulative rischiavano di essere un po' estreme; alcuni players sono rimasti spaesati per esempio quando finisce la benzina in gara o quando spacchi un'aletta e la moto tira da una parte... però già oggi che è passato un giorno molti giocatori dimostrano di apprezzare le novità e vediamo anche che certi approcci radicali hanno pagato".
MotoGP 2020 è in vendita a partire dal 23 aprile su supporto fisico, ma anche e soprattutto sugli online store per PlayStation 4, XBOX One, Nintendo Switch e PC Windows/Steam.