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Sarà un fine settimana speciale per Pecco Bagnaia. Lo è sempre per un pilota italiano al Mugello, ancora di più se corri con una Ducati. Ma rendere unico questo GP c’è un’altra importantissima novità: al GP d’Italia, il papà Pietro debutta come team manager nel motomondiale. Da quest’anno, Pietro gestisce la squadra Moto3 VR46 nel CIV e qui entrambi i suoi piloti corrano con una wild card.
“Credo che mio papà abbia imparato tanto seguendomi durante tutto il mio cammino e la mia crescita nel motomondiale. Lui è molto bravo con i piloti giovani, ha iniziato 5 anni fa, ha fatto un gran lavoro e son felicissimo che sia qui, è qualcosa di speciale per me e per lui. Quest’anno fa il team manager nel CIV, devo ringraziare Valentino (Rossi, nda) per avergli dato questa opportunità”.
Molti indicano Bagnaia come uno dei favoriti, se non addirittura il favorito assoluto.
Più della vittoria, mi interessa essere competitivo, provare a essere veloce fin dalle FP1 come è successo nelle prime gare. Il primo obiettivo è essere costanti: a Le Mans siamo anche stati fortunati. Sicuramente abbiamo una grande opportunità, perché questa pista mi piace e qui la Ducati va sempre molto bene.
Credi si batterà il primato di velocità?
Non lo so, ma è possibile, sopratutto per Zarco, che ha un’ottima aerodinamica con la moto. Certo che qui arrivare alla San Donato a 360 km/h è un po’ differente rispetto alla prima curva del Qatar…
Bisognerebbe intervenire sul circuito?
“La Safety Commission sta facendo un grande lavoro: per esempio, l’anno prossimo verrà modificata la curva 2 in Austria. Si pensa a tutti i circuiti, in futuro magari verranno fatte degli interventi anche al Mugello”.