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"Dani Pedrosa è l’uomo chiave del progetto KTM, la nuova moto è molto più facile da guidare, più amichevole. Siamo riusciti così ad essere più competitivi rispetto all’anno scorso. Il motore, il telaio, tutto il pacchetto in generale è migliorato”. A dirlo è stato il pilota KTM, Miguel Oliveira. Ma non adesso (sarebbe fin troppo facile), ma ben 4 mesi fa, quando era tutto fermo per il lockdown.
Che la moto dell’azienda austriaca sarebbe stata competitiva, quindi, era cosa nota già da un po’ e che gran parte del merito di questa svolta fosse del collaudatore Dani Pedrosa lo sospettano in tanti. Ora più che mai, con l’ex portacolori Honda che ha potuto effettuare anche più test di tutti gli altri viste le deroghe concesse a KTM, girando anche a Brno (dove poi è arrivata la vittoria di Binder) e in Austria (dove si correranno i prossimi due gran premi). Un vantaggio, quindi, oltre al vantaggio principale: quello, cioè, di poter contare sulla sensibilità e sulle doti di collaudatore dell’ex compagno di squadra di Marc Marquez. E in Honda, probabilmente, c’è chi si mangia i gomiti.
Perché Pedrosa ha preso per mano la KTM e l’ha resa più docile, riuscendo a trovare il giusto compromesso tra la potenza e il punto fermo della casa austriaca: il telaio a traliccio. Che, adesso, non è più interamente tale. Roba che non era riuscita nemmeno a Ducati.
La vittoria di ieri di Brad Binder, dunque, non è un caso e il fatto che Pol Espargarò sia caduto diventa quasi un cruccio. “Sono convinto - ha affermato Mike Leitner, ex capotecnico di Pedrosa in Honda e oggi Team Manager KTM - che se le cose per Pol fossero andate diversamente avremmo avuto due KTM sul podio”.
Due moto, due piloti, non Dani Pedrosa, che a Brno non c’era e che però è ben consapevole di quanto ci sia del suo nella prima storica vittoria della moto austriaca in MotoGP. “Entusiasta e felice per questa prima vittoria di KTM e Brad Binder in MotoGP. !! Congratulazioni ! P1 !” – ha twittato dalla sua casa di Castellar del Valles. E alle sue congratulazioni hanno immediatamente fatto seguito i ringraziamenti del vincitore di ieri, Binder, del grande deluso, Espargarò, e di tutta KTM, con il patron dell’intero reparto racing, Pit Beirer, il responsabile della divisione motorsport di KTM, che ha affermato: “Abbiamo fatto un grandissimo lavoro con Kallio e Pedrosa, la moto è migliorata grazie all’attento lavoro nei vari test, tanto che avevamo tutti consapevolezza che presto sarebbe arrivato per noi il primo podio”.
E’ stata, invece, addirittura una vittoria e in molti, anche fuori da KTM, nel congratularsi con i piloti e con l’azienda austriaca hanno speso parole anche per Pedrosa. A cominciare da Jorge Lorenzo, che ha scelto i social, passando per Valentino Rossi, Andrea Dovizioso e molti addetti ai lavori dell’informazione.
L’impressione è che il piccoletto spagnolo, pur essendo stato uno dei migliori piloti degli ultimi anni, riesca a raccogliere di più (almeno in termini di riconoscimenti alle sue doti) adesso che è fuori dai giochi che quando era nella mischia.