MotoGP. Lucio Cecchinello: "L'operazione Alex Marquez era nota in LCR già dallo scorso anno"

MotoGP. Lucio Cecchinello: "L'operazione Alex Marquez era nota in LCR già dallo scorso anno"
Il Motomondiale e la stagione 2020 visti con gli occhi del team manager, ma anche dell'ex pilota: Lucio Cecchinello a tutto campo nel live di Moto.it con Giovanni Zamagni
8 agosto 2020

E’ stato un Lucio Cecchinello a 360 gradi quello che ha partecipato ieri al live di Moto.it con Giovanni Zamagni. Non solo Honda LCR, il suo team, ma uno sguardo da addetto ai lavori e da ex pilota sul Mondiale 2020. Una stagione cominciata con i condizionamenti dovuti alla pandemia da Covid19 e proseguita con tre appuntamenti che hanno visto ben quattro piloti infortunarsi seriamente. Non solo sfortuna, come ha spiegato Cecchinello, ma anche un dato oggettivo: “Un calendario così corto e così fitto - ha detto - mette inevitabilmente pressione ai piloti, che chiaramente vogliono dare il massimo e finiscono per osare troppo”. Ma non è tutto: Dorna negli ultimi anni ha lavorato affinchè si raggiungesse un livellamento tra le forze in pista e questo si è tradotto anche nelle libere di ieri con una quindicina di piloti in un solo secondo di distacchi.

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“E’ chiaro che quando una manciata di decimi può fare la differenza il pilota non si preserva - ha spiegato analizzando il dato oggettivo e senza alcun giudizio nel merito - Se a questo aggiungiamo che la situazione ha fatto slittare molti rinnovi di contratto e molte decisioni di mercato, certi accadimenti di pista diventano ancora più spiegabili”. Piloti portati a dare tutto e subito, quindi, e condizionati dal dover dimostrare di meritare una sella anche per gli anni che verranno. Tra questi anche Cal Crutchlow, del team di Cecchinello, il primo a finire sotto i ferri in questa stagione: “Cal - ha spiegato il manager - Ha molto dolore dopo l’intervento allo scafoide. Sta facendo qualcosa di grande e dobbiamo solo ringraziarlo”. Un rapporto, quello con l’eclettico pilota inglese, destinato a finire, visto che Honda ha scelto di non rinnovare il contratto, preferendogli Alex Marquez.

“Di questa operazione - ha spiegato Cecchinello - si è parlato molto. Ma la verità è che era più che concreta già dallo scorso anno. Poi avevamo già dei contratti chiusi legati ai nostri piloti con alcuni sponsor e in accordo con Honda l’arrivo di Alex è stato fatto slittare all’anno prossimo”. E’ Honda che decide, con il manager LCR che lo ammette senza problemi: “Gran parte del nostro budget è coperto da Honda, sono loro (i dirigenti di Honda, ndr) che hanno rapporto diretto con i piloti e che si occupano della parte contrattuale”. Normali dinamiche da team satellite, con Lucio Cecchinello che, punzecchiato sulla questione, aggiunge: “E’ difficile che un team privato vada a giocarsi un Mondiale senza un benestare di quello principale. Chi ci ha provato in passato non ha poi avuto buona vita. Quanto a Yamaha, quindi, penso che alla fine Vinales avrà più possibilità di Quartararo”.

Ultima questione, ma non certo ultima per importanza, quella relativa all’asfalto di Brno: “Sono dodici anni che il manto non viene rifatto - ha concluso Cecchinello - molti piloti e anche quelli del team LCR hanno fatto presente questa problematica in commissione sicurezza. C’è poco grip e non è facile per nessuno restare sulle ruote”.

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